SCONTRI NEL DONBAS
Quasi nessuno ne parla ma sulla linea del fronte del Donbas vi sono in media da 40 a 80 incidenti tutti i santi giorni. Per essere una tregua è decisamente "calda" anche perché quasi tutti i giorni il bilancio fa registrare uno o più vittime su entrambi i fronti.
Vi sono fronti relativamente più calmi nei suoi circa 400 km di sviluppo, ma tutti i giorni si spara intorno all'aeroporto di Dinietsk e in altri punti sensibili, come l'area di Lugansk e quella di Mariupol, dove le posizioni sono importanti. L'OSCE verga i suoi rapporti che non servono a molto. Fra le novità tecniche di questi ultimi tempi vi è stato l'apparire di veicoli RB-53 russi, certo non un mezzo da milizia improvvisata, e il moltiplicarsi delle ricognizioni con droni, da quelli più piccoli fino a quelli a reazione statunitensi GLOBAL HAWK che arrivano addirittura dalla lontanissima base di Sigonella e orbitano, entro le linee ucraine, a 50.000 piedi di altezza.
L'impressione è che prima o poi ci saranno incidenti più gravi anche perché le forze di Kiev si sono rinforzate notevolmente. Fra l'altro le loro operazioni saranno coordinate dalla fine del mese da un comando congiunto in quanto non era più possibile considerarle come operazioni contro i terroristi, visto il livello delle armi che i separatisti filo-russi schierano, praticamente tutte arrivate dalla Russia, con la Russia che mantiene tutto l'apparato bellico e civile, in cambio di forniture di carbone che coprono solo una frazione delle spese che sostiene.
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