RIPRESO IL FLUSSO DI PETROLIO
NELL'OLEODOTTO SAUDITA VERSO IL MAR ROSSO
Oggi pomeriggio è ripreso il flusso di petrolio nell'oleodotto saudita diretto verso il Mar Rosso, colpito ieri da un attacco con droni.
Ad aumentare la tensione vi è la dichiarazione iraniana secondo cui gli houthi hanno il diritto di colpire i bersagli sauditi che vogliono.
La presenza nell'azione dei sauditi emerge anche dal fatto che bersaglio delle azioni sono stati gli unici due punti d'imbarco fuori dal Golfo degli Emirati Arabi Uniti e dell'Arabia saudita, realizzati dopo l'esperienza degli attacchi nel Golfo begli Anni '80, da parte dei pasdaran iraniani e della Marina.
Le informazioni raccolte sembrano confermare il coinvolgimento iraniano e ora si stanno prendendo contromisure d'urgenza, per esempio per il controllo del Golfo di Oman e delle stazioni di pompaggio e d'imbarco. Si ha una ragione di più per chiudere lo scontro nello Yemen, neutralizzando le milizie houthi, dietro cui si cela l'Iran.
Ovviamente è stato chiesto l'aiuto statunitense (e non solo, si parla di Francia, Regno Unito ed Israele). L'embargo contro l'Iran lo sta mettendo in una situazione economica difficile e cerca di uscire fuori da questa situazione, cercando di minacciare e colpire i paesi a lui ostili.
Nessun commento:
Posta un commento