mercoledì 9 dicembre 2020

 SULL'UCCISIONE DI MOSHEN FAKHRIZADEH


L'uccisione del capo del programma nucleare iraniano, ha avuto caratteristiche veramente eccezionali. Tratteremo in modo più ampio l'argomento sul numero di dicembre di RAIDS ma intanto è emerso che a sparare è stato un sistema a controllo remoto, sistemato in un furgone lungo la strada. Non vi era nessun operatore sul posto. E' impressionante la capacità dimostrata da chi ha organizzato l'azione. lascinado intendere che può colpire chiunque in Iran anche se scortato. Qualcuno che ha diostrato di poter operare in un paese chiuso e sorvegliato come l'Iran in modo vasto e complesso, riuscendo ad eliminare lo scienziato ma lasciando illesa la moglie, che si trovava sull'auto al suo fianco. Ucciso è rimasto invece un uomo della scorta.

Il veicolo su cui si trovava l'apparecchiatura è stato poi fatto esplodere per non fornire elementi utili alle indagini iraniane. L'evento sembra abbia creato grande preoccupazione nei vertici iraniani, consci anche che non solo altri potrebbero fare la stessa fine ma che il perogramma nuclearte iraniano non sarà lasciato proseguire.

Malcelata sodisfazione si è avuta in diversi paesi arabi minacciati dall'Iran teocratico.

Nessun commento:

Posta un commento