sabato 1 settembre 2018

PROSEGUONO I COMBATTIMENTI A TRIPOLI

La tregua che era stata stabilita a Tripoli non ha retto e oggi, nel pomeriggio, sono ripresi i combattimenti in diversi parti della città fra le milizie integraliste e uomini della 7a Brigata schierata con il generale Haftar. Da lunedì si contano 40 vittime. L'aeroporto di Mittica, l'unico che ancora funzionava, è stato chiuso e i voli dirottati su Misurata, a 190 km dalla capitale.
Un colpo è caduto anche vicino all'ambasciata italiana a Tripoli, non si è capito se per caso o se l'ambasciata era il bersaglio previsto. 
Evidentemente chi voleva le forze del generale Haftar confinate in Cirenaica, non leggeva RAIDS, in quanto reparti collegati a lui da anni sono a ridosso di Tripoli. Probabilmente hanno ricevuto rinforzi per via aerea o passando da sud, non volendo confrontarsi con le milizie che controllano Misurata, importante centro sulla strada costiera.
L'Italia deve stare attenta a non fare passi falsi mentre sembra che anche il flusso di clandestini verso l'area costiera sia stato bloccato dai combattimenti. 
Da segnalare anche l'attacco di un gruppo ribelle da parte delle forze del Ciad, nella regione del Tibesti. Si tratta probabilmente di formazioni integraliste che hanno trovato rifugio nel deserto dopo essere state sconfitte lungo la costa.

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