sabato 8 settembre 2018

MEDIO ORIENTE: UN QUADRO D'INSIEME

Vediamo di fare un quadro d'insieme della delicata situazione in Medio Oriente, un'area fondamentale
- Libia: La tregua a Tripoli sembra reggere, almeno fino a questo momento. Ma la situazione nel paese resta di grande confusione, se non di caos. Meglio nelle zone controllate dal Parlamento trasferitosi a Tobruch (che pure a delle difficoltà) ma nel caos totale nel resto del paese. Altro che Francia! Vorremmo sapere chi non fece partire la missione internazionale nel 2011. Oggi stabilizzare è molto più difficile.
- Algeria: massimo impegno contro il terrorismo integralista con buoni risultati.
- Tunisia: I tunisini combattono il terrorismo ma hanno bisogno di aiuto anche per la loro fragile economia, ricordando che fra i paesi arabi è fra i più avanzati.
- Egitto: paese fondamentale dell'area, combatte i movimenti integralisti, sta combattendo contro il terrorismo integralista e ha un ruolo chiave in molti settori, disponendo di grandi forze armate e forti legami.
- Israele: I problemi rimangono quelli di sempre, in particolare con Hamas e Hetzbolla oltre che con l'OLP. In questi anni si è avuta una collaborazione, più o meno palese, con vari paesi arabi mentre la situazione è di scontro con l'Iran.
- Yemen: La guerra continua fra gli sciiti houthi, appoggiati dall'Iran, e le altre componenti, con l'appoggio di molti paesi arabi, a partire dall'Arabia Saudita, con corpi di spedizioni nel paese. Gli houthi resistono nelle zone montuose ma sono sotto assedio anche se ancorano tirano missili balistici sull'Arabia Saudita. Si tratta a fasi alterne a Ginevra ma l'alleanza vuole saldare i conti con Teheran e i suoi alleati locali.
- Siria: Il pendolo di questo lungo conflitto, in corso dal 2011, è dalla parte delle forze del presidente Assad, grazie all'appoggio determinante di Russia e Iran. I ribelli controllano ancora circa 1/3 del paese, fra cui tutta la parte oltre l'Eufrate. La coalizione anti-governativa ha vari appoggi a secondo delle proprie posizioni. Le Forze Democratiche Siriane vedono la presenza anche di militari USA. inglesi e Francesi, addirittura con artiglierie. La Turchia ha ingenti forze in Siria e si rischia lo scontro. E' appena fallita la conferenza fra Erdogan, Putin e Ruhani (un trio molto assortito ma potente) a Teheran e proseguono i bombardamenti, con il rischio di 2,5 milioni di profughi verso la Turchia.
- Iraq: Le cose vanno meglio ma la gente è stanca di tanti morti, dei problemi economici e della corruzione. I kurdi (divisi in due grossi gruppi) controllano una parte del paese (la più stabile e pacificata), mentre l'Iran tenta di prendere il controllo della situazione, appoggiandosi a molte delle milizie sciite.  
- Turchia: La crisi economica a messo in difficoltà Erdogan mentre l'attività del PPK si è ridotta Erdogan sta giocando un gioco difficile e pericoloso, rischiando molto.
- Iran: Nel mirino di tanti e sempre molto aggressivo in campo internazionale. Ha una politica spregiudicata ma ora con Trump trova un ostacolo molto meno morbido che non con Obama o gli europei.

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