venerdì 31 maggio 2019

UCCISO UN OSTAGGIO OLANDESE NELLE FILIPPINE
 
 
 
I reparti filippini hanno intercettato sull'isola di Mindanao un gruppo di guerriglieri comunisti con al seguito un ostaggio olandese. ne è nato un conflitto a fuoco al termine del quale l'ostaggio è stato rinvenuto morti, insieme ad alcuni guerriglieri.
Per il momento non sono disponibili altre informazioni.

giovedì 30 maggio 2019

ATTACCO SUICIDA A KABUL
 
 
Questa mattina un attentatore suicida si è lanciato un la sua auto contro un mezzo statunitense. Per ora il bilancio è di 4 civili uccisi, vari feriti e 4 militari statunitensi feriti in modo non grave.

Speciale Battaglia di Tripoli 

SOLDATI TURCHI ADDESTRANO 
LE MILIZIE DEL GNA 

Le forze nazionaliste dell'area di Tripoli hanno catturato un miliziano del GNA. Nel suo telefono le immagini e il sonoro di un turco che spiega alla Città delle Palme di Janzous il funzionamento di un mezzo blindato turco KIRPI, appena sbarcato da una nave nel porto di Tripoli.
Si sapeva che la Turchia aiutava le milizie del GNA ma questa è la prova definitiva. Probabilmente si avranno delle reazioni a livello internazionale.

RIPRENDONO GLI SCONTRI NEL DONBAS
 
 
Secondo il quartier generale ucraino per le operazioni nel Donbas, a Kramatorsk, le forze russe hanno aperto il fuoco 19 volte nelle ultime 24 ore, facendo registrare una impennata. Ovviamente le forze ucraine hanno risposto in modo adeguato. Questa ripresa nell'impiego delle armi rompe una sorta di tregua che probabilmente Putin aveva imposto dopo l'elezione del nuovo presidente ucraino, volendo vedere le sue prime azioni.
Da segnalare che un elicottero Mi.8 ucraino è precipitato vicino a Leopoli, uccidendo i quattro militari a bordo, incluso il colonnello comandante della 16a Brigata dell'Aviazione dell'Esercito.

mercoledì 29 maggio 2019

SOSPESA LA BANDIERA ALLA 
NAVE CHE HA PORTATO ARMI A TRIPOLI
 
 
La Moldavia ha ritirato la bandiera alla nave AMAZON\ che, in palese spregio all'embargo ONU, ha sbarcato un intero carico di armi a Tripoli. 
La Moldavia si è mossa prima che scattassero misure dell'ONU, rese praticamente inevitabili dalla palese violazione. Ci si deve chiedere chi dovrebbe controllare questo embargo, dato che davanti a Tripoli operano diverse unità, incluse quelle italiane.

SITUAZIONE MENO AGITATA IN KOSOVO 



La situazione in Kosovo, dopo le gravi tensioni di eri, sembra essere migliorata. Certo la regione rimane fonte di tensione ma nessuno sembra aver voglia di scatenare una guerra, dopo quella terminata 20 anni or sono.
La KFOR era tutta pronto all'intervento per dividere serbi e kosovari di etnia albanese. La Russia si è schierata subito con Belgrado in virtù della loro alleanza ma la Serbia è una nazione che ha tutti i suoi confini sotto controllo della NATO, per cui si tratta di velleità prive di fondamento.

Speciale Battaglia per Tripoli

FALCON 900 DELLA CAI A TRIPOLI


Un FALCON 900 versione EX della CAI (immatricolato I-OUNI), la compagnia di base a Ciampino, notoriamente utilizzata per missioni "delicate", ha effettuato una missione sull'aeroporto di Tripoli Mitiga, rientrando immediatamente in Italia. Non si hanno ulteriori informazioni su chi trasportasse ma dato che fa piuttosto freddo anche a Tripoli, non pensiamo si trattasse di venditori di granite. Molto probabilmente erano state avvisate anche le forze nazionaliste della sua presenza dato che l'aeroporto è nel raggio dell'artiglieria nazionalista e avrebbe potuto incontrare dei loro velivoli. Sembra che sia arrivato molto basso sul mare, facendo un avvicinamento particolare. Stesso discorso per il decollo, rimanendo basso e puntando subito verso il vicino mare. La CAI utilizza solo piloti ex militari; e lo si nota!
Da segnalare anche un Antonov 72 in forza al GNA che da Odessa è rientrato a tripoli, non sappiamo con quale missione.



PIOVONO BOMBE SULLA SIRIA NORD-OCCIDENTALE 



Come da noi il maggio è molto piovoso (smentendo chi asseriva già il deserto in arrivo in Italia!), sulla Siria nord-occidentale piovono bombe. Ordigni di precisione ma anche le bombe a barile, veramente poco precise. Vi sono evidenze televisive (la brava BBC inglese!) anche circa attacchi deliberati contro gli ospedali e comunque i civili pagano sempre in queste situazioni.
Quasi tranquilla la situazione nel resto del paese, incluso il terzo del territorio siriano sotto controllo delle Forze Democratiche Siriane. Ma l'orizzonte è sempre cupo, specialmente per la presenza iraniana che non annuncia niente di buono. 
Giungono notizie anche circa l'eliminazioni di decine di prigionieri catturate dalle forze di Assad, in quella che è stata anche una feroce guerra civile, con tanti massacri.

martedì 28 maggio 2019

DISERTORE EGIZIANO ESTRADATO DALLA LIBIA
 
 
 
Un ex ufficiale delle forze speciali egiziane, affiliato alla Fratellanza Musulmana, fuggito poi in Libia e attivo particolarmente nell'area di Derna, è stato estradato in Egitto, dove l'attende un processo dove rischia grosso.
La Libia era divenuto paese di rifugio per molti integralisti egiziani tunisini e algerini che ora vengono progressivamente arrestati o eliminati in combattimento dalle forze nazionaliste.

Speciale Battaglia per Tripoli
I NAZIONALISTI ALL'OFFENSIVA
Le truppe nazionaliste sono passate oggi all'offensiva a occidente dell'aeroporto di Tripoli International (ex Castel Benito all'epoca italiana) e hanno preso il controllo della frazione di Tuwaisha, mirando evidentemente a tagliare alla base il saliente di Al-Aziziah, operazione tentata già più volte ma mai riuscita completamente.
Intanto i velivoli nazionalisti hanno colpito vari obiettivi durante la giornata, segno che possono operare con una certa sicurezza.

BREAKING NEWS

SALE LA TENSIONE IN KOSOVO

La tensione in Kosovo si è innalzata notevolmente in queste ore. La Polizia del Kosovo ha lanciato una vasta operazione in Kosovo, contro la criminalità organizzata. In quest'ambito è intervenuta anche nei territori in cui la maggioranza è serba, subito a occidente di Mitrovica, in particolare nell'area di Zubin Potok. I reparti speciali della Polizia hanno arrestato 19 poliziotti serbi e 9 civili, fra cui due cittadini russi. 
La reazione serba da Belgrado è stata immediata. A ridosso del confine si sono visti mezzi corazzati e blindati e nel cielo di Novi Pazar si sono visti dei MiG.29. Sono stati visti in azione reparti da Kraljev.
Belgrado ha reagito pesantemente, con l'appoggio di Mosca (che chiede il rilascio dei suoi cittadini) e dei serbi di Bosnia-Erzegovina. Alcuni elementi serbi hanno tentato di opporsi ai movimenti della Polizia del Kosovo, senza riuscirci. Ci sono alcuni feriti leggeri.
Non crediamo che vi siano ulteriori sviluppi militari ma il dispositivo della KFOR è in allarme, pronto ad affrontare qualsiasi sviluppo, magari con l'arrivo di rinforzi.


ULTIMI SVILUPPI IN VENEZUELA
 
 
Non è che la situazione in Venezuela si sia calmata. In realtà sono in corso trattative fra governo e opposizione, in Norvegia per l'esattezza, per cui anche se vi sono proteste locali, per esempio per i soliti lunghi black-out, si vede di trovare una soluzione senza arrivare allo scontro diretto, costato già tante vite.
Se però la trattative languisse, dato che la fame i i grandi disagi sono rimasti, la gente tornerà nelle strade contro il regime di Maduro.
La situazione economica e sociale nel paese è tale che non può prolungarsi all'infinito. L'inetto e corrotto regime di Maduro deve togliere il disturbo per dare modo all'economia di riprendere un corso normale, anche se sarà un processo lungo e difficile.

Speciale Battaglia per Tripoli

VOLI CARGO DALLA TURCHIA ALLA LIBIA

E' in corso un ponte aereo tra la Turchia e le zone ancora sotto controllo del GNA. Stamani vi sono tracce di almeno due voli da Istambul verso la Libia, utilizzando Antonov An.12 con registrazioni civili, probabilmente giunti a Misurata, dato che l'aeroporto di Tripoli-Mitiga è nel raggio di tiro dell'artiglieria nazionalista e degli UAV armati che operano nell'area.
Erdogan sta sostenendo il GNA con massicci invii di armi, come abbiamo più volte documentato. Questa politica sta portando alla reazione di paesi che si oppongono alla Turchia di Erdogan e al suo appoggio ai Fratelli Musulmani. Da segnalare anche la presenza di unità turche a largo della Libia, ufficialmente  per "combattere la pirateria" ma evidentemente per sostenere il GNA.
Questa mattina una aviocisterna france KC-135 FR era davanti alle coste libiche, come riportato dai siti specializzati, ovviamente per rifornire qualche aereo militare francese che era nell'area, su cui non si hanno notizie pubbliche.

lunedì 27 maggio 2019

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE SIRIA



Ieri, nelle prime ore della notte,  l'antiaerea siriana ha aperto il fuoco contro velivoli israeliani che sorvolavano la regione di Quneitra, nei pressi del Golan. I velivoli hanno reagito distruggendo un semovente antiaereo SHILKA, uccidendo un membro dell'equipaggio e ferendone altri due. 
Stamani sono ripresi i bombardamenti nella Siria nord-occidentale ma sembra con una intensità minore rispetto ai giorni precedenti. 
La situazione nel resto del paese rimane relativamente calma come lo può essere in un paese sconvolto da otto anni di guerra civile. Intere zone zone ancora praticamente prive di popolazione civile per la distruzione di tutte le infrastrutture e i rischi di attacchi.

domenica 26 maggio 2019

RISULTATI ELETTORALI IN ITALIA 



Nell'ambito delle elezioni per il Parlamento europeo, vogliamo fare un commento a caldo, dato che lo merita.
Chi parla di mandare soldati privi di fucile a "parlare di pace nelle retrovie"; chi indaga validissimi ufficiali che hanno difeso l'onore d'Italia da politicanti da due soldi; chi trasforma pellegrinaggi in trenini ridicoli, hanno subito una sconfitta totale che lascia intravedere importanti ripercussioni.
I "grillini" erano una banda scalcagnata di incantatori di bassa lega che stanno tornando dal niente, cioé da dove erano emersi per tutta una serie di motivi.
Per quanto riguarda il ministro della Difesa e il suo gabinetto, si sono mossi malissimo nella gestione del dicastero, tentando in parte di proseguire la nefanda opera della Pinotti, in parte inventandosi altre idiozie, magari con qualcuno lesto ad assecondare i loro desideri. 
La speranza è che questa nefanda esperienza si concluda al più presto perché l'Italia ha bisogno di forze armate e di sicurezza all'altezza di compiti molto difficili. Altro che militari disarmati fare quattro chiacchere sulla pace, magari con altri in prima linea a rischiare di prendere fucilate o IED!
E se qualcuno si permette di raccontare una storia falsa, benissimo che un ufficiale non si presti a speculazione politiche.
  

ANCORA DRONI VERSO L'ARABIA SAUDITA
 
 
Oggi la difesa antiaerea saudita ha abbattuto diversi droni con armamento a bordo lanciati dalle milizie houthi verso bersagli nelle immediate retrovie del fronte. Niente a che vedere con i grossi droni che hanno colpito l'oleodotto saudita.
sembra che gli sciiti dello Yemen riescono a costruire questi mezzi, sicuramente con l'assistenza iraniana. Ovviamente queste azioni non facilitano una soluzione del conflitto e, infatti, la situazione dei porti yemeniti non si è ancora sbloccata, impedendo l'afflusso di aiuti umanitari.

STESSO COPIONE IN SIRIA
 
 
Anche la giornata odierna è iniziata con bombardamenti e fuoco d'artiglieria. le forze di Assad e quelle iraniane hanno guadagnato terreno ma hanno avuto anche delle perdite, in particolare per l'impiego di missili anticarro.
I russi hanno dislocato i loro velivoli anche su altre basi, come T-4 (nella Siria centrale) in quanto temono che la loro base di Latakia sia oggetto di nuovi attacchi. Anche i tempi di sosta dei loro aerei da trasporto su quella pista sono stati ridotti per limitare i rischi. 
Il resto del paese rimane "calmo" ma vi è stata una scaramuccia di confine fra turchi e kurdi.

Speciale Battaglia per Tripoli 
I NAZIONALISTI SPINGONO NELLA PERIFERIA
MERIDIONALE DI TRIPOLI 
Nella giornata di sabato, le truppe nazionaliste libiche hanno ripreso a spingere nella periferia meridionale di tripoli, guadagnando terreno. Godono di una certa superiorità aerea e la qualità dei suoi militari sembra superiore a quella dei miliziani del GNA, divisi in molti gruppi. La qualità delle milizie di Misurata è migliore ma non possono essere ovunque e hanno risorse impegnate anche a Sirte. Inoltre corrono voci di nuove offensive dall'interno verso la costa.
Ancora non si sono visti in azioni i nuovi blindati turchi sbarcati la settimana scorsa a Tripoli insieme ad altre armi, da una nave turca, in barba all'embargo internazionale sulle armi..
Le dinamiche del conflitto in Libia sono tipiche di quel teatro di operazioni. Intanto, in modo riservato, si continua a trattare ma il GNA rimane in forte difficoltà e non sappiamo che riceva ancora dei proventi dal petrolio, dato che i giacimenti sono tutti in mano nazionalista.
Intanto unità libiche hanno riportato sulla costa 290 emigranti clandestini che avevano preso il mare su più battelli.

sabato 25 maggio 2019

ATTACCHI AEREI SENZA SOSTA IN SIRIA
 
 
 
Altra giornata di bombardamenti senza sosta in Siria. In evidenza ancora una volta gli elicotteri con le "bombe a barile", ordigni semi artigianali che vengono rilasciati  dalla porta assiale degli elicotteri Mi.17. La precisione di questi ordigni è molto bassa. Ben più efficienti sono gli attacchi aerei russi anche se avvengono da quote medio alte, per ridurre i rischi ma riducendo anche la precisione, quando non si utilizzano ordigni guidati. 
Il fronte si è mosso poco nonostante il largo ricorso all'artiglieria mono e pluri tubo.

TRIBUNALE DEL MARE INTIMA 
LA RESTITUZIONE DELLE NAVI ALL'UCRAINA



Il Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare ha sentenziato che la Russia deve restituire le tre piccole unità navali sequestrate nei pressi dello Stretto di Kerch lo scorso novembre.
La sentenza è chiara e evidenzia il comportamento violento della Marina russa, che ha speronato più volte le unità ucraine prima di abbordarle illegalmente. 
Il Tribunale ha dichiarato che i marinai ucraini sequestrati vanno immediatamente rilasciati.
L'aggressione era decisamente chiara e se Mosca non ottempererà la sentenza si prenderà altre sanzioni.
La Marina di Mosca voleva riscattarsi della pessima figura fatta poche settimane prima quando la sua unica portaerei, uscendo dal bacino, l'aveva danneggiato e fatto affondare, con una enorme gru finita sul ponte di volo, tanto che il suo futuro è molto incerto anche perché quello era l'unico bacino del Mar Artico che la poteva ospitare!
PRECIPITA UN ELICOTTERO IN AFGHANISTAN  



Un elicottero appartenenti alle forze speciali afghane, è precipitato oggi nella regione di Helmand, a sud di Musa Kala. Non si hanno notizie circa le ragioni della caduta che potrebbero essere dovute anche a problemi meccanici o un errore dei piloti.
Quando saranno disponibili aggiungeremo a questo post altre informazion,
Intanto i raid aerei stanno infliggendo perdite ai talebani, solo che servirebbero più velivoli, non tanto reattori quanto aerei COIN.

venerdì 24 maggio 2019

GLI USA INVIANO 1.500
MILITARI IN MEDIO ORIENTE



Le solite voci incontrollate, avevano parlato dell'invio in Medio oriente di 120.000 militari. Per ora ne stanno partendo 1.500 per fronteggiare la crescente aggressività iraniana.
Dopo quanto accaduto recentemente in Arabia Saudita e a largo di un terminal petrolifero degli Emirati, le preoccupazioni sono notevolmente cresciute.
In compenso nell'area sono giunte nuove unità navali (inclusa la portaerei LINCOLN) e aeree.La decisione di rafforzare la presenza statunitense è stata presa direttamente dal presidente Trump.
Sempre il presidente statunitense sta spingendo per l'autorizzazione di due dozzine di progetti di vendita di equipaggiamenti all'Arabia Saudita e  ad altri paesi dell'area, per un valore di 8 miliardi di US$.
AGGIORNAMENTO SITUAZIONE SIRIANA


Le forze di Assad sono a circa 2 chilometri dal villaggio di Kafr Nabudah, incontrando però una forte resistenza nonostante abbiano messo in campo forze ingenti, bombardando pesantemente con l'artiglieria e i velivoli russi.
Le forze dei ribelli rispondono soprattutto con i lanciarazzi campali, cercando di ostacolare l'avanzata nemica. I velicoli russi bombardano intensamente mentre l'Aeronautica di Damasco ricorre ancora a Mi.17 con le solite bombe a barile, estremamente imprecise. Ovviamente i civili sono coinvolti nei combattimenti e ci sono già 70.000 profughi dall'inizio dell'offensiva. 
Il resto del paese appare incredibilmente calmo nella sostanza. 
Da segnalare che gli iraniani e gli sciiti iracheno, sono impegnati nel costruire un nuovo punto di passaggio fra Iraq e Siria. La cosa ovviamente preoccupa diversi paesi.

L'ARTIGLIERIA DEL REGGIMENTO  AZOV 
DISTRUGGE UN H.Q.  NEL DOMBAS 



Dopo un attacco di elementi russi, l'artiglieria del Reggimento AZOV della Guardia Nazionale ucraina ha aperto il fuoco, utilizzando anche un UAV, centrandolo con colpi da 122 mm. L'azione si è svolta una decina di chilometri a occidente del nodo stradale e ferroviario di Debaltseve, fra Donietsk e Lugansk, uno dei punti fondamentali del conflitto.
Il Reggimento AZOV difese coraggiosamente Mariupol nel 2014, respingendo altri attacchi alla città. Oggi ha una struttura decisamente articolata ed è composto sempre da volontari. Solo che invece di un compattatore per l'immondiazia trasformato in mezzo blindato di circostanza (come nella fase iniziale del conflitto), oggi può avvalersi di un armamento adeguato.
ATTENTATO A LIONE
 

Questo pomeriggio una bomba, contenente anche chiodi e bulloni, è esplosa nel centro di Lione, in Francia. Per fortuna non ci sono vittime ma 13 feriti, fra cui dei bambini. 
Si ricerca un uomo in bicicletta con il volto nascosto, che le telecamere della zona hanno ripreso mentre si allontanava prima dell'esplosione. 
E' in corso un grosso sforzo per catturare i responsabili dell'attentato.

GUERRIGLIA IN ARAKAN 



L'Esercito di Liberazione dell'Arakan, la parte costiera della Birmania/Myanmar verso il confine con il Bangladesh (dove vi è una presenza musulmana), è sempre attiva, avendo attaccato anche unità da sbarco (LST) che operano sui fiumi maggiori e nella zona costiera, dove muoversi via terra non è facile. Le forze di Rangoon ancora continuano a bruciare interi villaggi.  E ricordiamo che il presidente del paese è un premio nobel per la pace, segno che neppure questo è un deterrente. Decine di miglia di civili sono fuggiti nel poverissimo e sovraffollato Bangladesh, dove i musulmani sono la maggioranza.
Il paese è sempre alle prese con varie resistenze armate in quanto non bisogna dimenticare la lunghissima lotta dei karen, in questo caso lungo il confine occidentale.
I governativi sono da sempre appoggiati dalla Cina.

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE IN SOMALIA
 
 
In Somalia si ripetono gli attacchi con auto-bomba o con guidatore suicida a Mogadiscio. Al Shabab è stato messo in seria difficoltà sul campo e i droni statunitensi continuano nella loro azione sistematica di eliminazione dei capi della milizia locale.
L'Esercito e la Polizia somala si stanno rafforzando con l'entrata in servizio di ufficiali più preparati. Arrivano anche mezzi anche se ne servirebbero altri e sarebbe molto importante una componente elicotterista. Ma in Somalia non sono disponibili piloti e specialisti locali, per cui bisogna servirsi do personale straniero a contratto.
Comunque il quadro strategico complessivo dovrebbe andare a migliorare anche se resta il problema delle parti settentrionale del paese (Migiurtina e ex Somalia Britannica), con vocazione separatista

Speciale Battaglia per Tripoli

COLPITO L'HOTEL RIXOS  A TRIPOLI

La scorsa notte (per l'esattezza alle prime luci dell'alba) è stato colpito da un velivolo nazionalista, l'hotel Rixos dove si riunivano alcuni dei deputati del Parlamento libico. Non si registrano vittime ed evidentemente si tratta di una pressione psicologica su un settore politico, mentre sono in corso tutta una serie di contatti in un momento in cui i combattimenti sono rallentati.
A questo punto ci si chiede, visto le capacità militari dei droni cinesi (probabilmente con personale degli Emirati) che operano in sostegno dei nazionalisti di Haftar e dei velivoli d'attacco, come mai non sia stata colpita la nave turca che sabato scorso sbarcava veicoli blindati e altri armamenti a Tripoli. Le vicende libiche sono sempre molto complesse e con non pochi colpi di scena. Del resto i nazionalisti controllano i "rubinetti" delle forniture idriche alla capitale e possono chiuderli a piacimento, come, seppur per poche ore, è già stato fatto.

giovedì 23 maggio 2019

SIRIA NORD-OCCIDENTALE:
TROUP DI SKY FINISCE SOTTO IL TIRO



Una troup di Sky è finita sotto il tiro di un piccolo drone mentre si trovava nella parte nord-occidentale, non lontano dalla prima linea. Il drone ha sganciato alcuni ordigni costringendo il personale ad allontanarsi in tutta fretta.
L'impiego di piccoli droni armati si sta estendendo sempre di più.
DONBAS: CALANO LE VIOLAZIONI DELLA TREGUA



Ieri su tutto il fronte del Donbas, circa 400 chilometri, ci sono stati solo due casi in cui è stato aperto il fuoco da parte russa. Si tratta in assoluto del livello più basso di scontro in oltre 5 anni di guerra.
ATTACCO ALL'AEROPORTO SAUDITA DI NAJRAN



Il piccolo aeroporto di Najran, nei pressi del confine fra Arabia Saudita e Yemen, è stato attaccato più volte con piccoli UAV. I sauditi hanno anche annunciato di aver abbattuto alcuni di questi velivoli.
Non si comprende l'accanimento contro questo obiettivo che potrebbe essere colpito dall'artiglieria houthi. Probabilmente nella zona vi è un comando o qualche altra installazione di rilievo.
Non bisogna dimenticare che la situazione della popolazione nei territori ancora sotto controllo houthi, è molto difficile. Manca di tutto ma i capi delle milizie alleate con l'Iran resistono anche a costo di gravi sofferenze per la popolazione.
Non sappiamo però per quanto tempo questo assedio potrà andare avanti.
BLOCCO NAVALE A TRIPOLI


Le forze armate nazionaliste libiche hanno decretato il blocco dei porti ancora sotto il controllo del GNA, per impedire l'ulteriore afflusso di armi ai loro avversari. Attuarlo non sarà semplice, in quanto sono disponibili poche unità navali e pochi velivoli, ma comunque i rifornimenti di armi diverranno più difficile anche perché le unità potrebbero essere attaccate anche in porto. 
I nazionalisti dispongono anche di un pattugliatore, ex irlandese, in grado di operare anche a largo. 
Intanto il numero delle vittime accertate dal 4 di aprile è salito a 510, non tantissimi per un conflitto così vasto ma non pochi per lo stile dei combattimenti medi in Libia.
GUERRIGLIA IN VENEZUELA 

L'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), che vuole abbattere il regime di Maduro, sta ampliando la sua attività. Oggi in un attacco sono rimasti feriti sei miliziani di Maduro nei pressi della frontiera con la Colombia.
Si continua elle trattative in Norvegia ma i negoziati non potranno andare avanti all'infinito anche perché la situazione è molto delicata.
I guerriglieri anti-Maduro per ora hanno forze limitate ma sono in continua crescita.
NUOVI BOMBARDAMENTI IN SIRIA


Anche questa giornata si è aperta con nuovi bombardamenti aerei, in gran parte condotti da velivoli russi. I fronte è praticamente fermo anche perché alle milizie ribelli sono giunte delle nuove armi, incluso missili anticarro di costruzione russa KORNET. 
Sono settimane che si va avanti con il medesimo copione  con il numero delle vittime che cresce. I russi sono preoccupati per i missili che possono colpire la loro base aerea nei pressi di Latakia, già oggetto di più attacchi.
L'unico dato positivo è che in altri teatri operativi nel paese la situazione è di tregua, dopo molti anni di scontri furibondi.
 

mercoledì 22 maggio 2019

DAESH SI ESPANDE IN AFGHANISTAN


Il numero di miliziani che operano sotto le insegne dello Stato Islamico Khorasan (IS-K) potrebbe essere aumentato di circa cinque volte nel giro di un anno, secondo fonti d'intelligence attendibili, ricordando che è sempre difficile fare delle stime di questo tipo
I sostenitori di Daesh sono passati da 1.000-1.500 a circa 5.000 in appena un anno. Nella massima parte si tratta di miliziani talebani che hanno cambiato di campo, tenendo presente che che fra miliziani talebani e sostenitori di Daesh i rapporti sono pessimi e si sono registrati continui scontri armati, in particolare verso il confine con il Pakistan, dove però i talebani hanno forti appoggi nelle tribù locali.
I motivi dell'espansione del movimento vanno ricercati nella spinta che fece crescere Daesh in Medio Oriente pochi anni or sono, fino a che, prese le adeguate misure, il suo potenziale è stato ridotto drasticamente.
Siccome agiscono in territori dove la presenza talebani è forte, i combattimenti sono inevitabili e affondano in problemi di naturale teologica.
Sul piano pratico questa nuova presenza indebolisce la posizione dei talebani, costretti ora a guardarsi anche le spalle da questo gruppo che ambisce al controllo della lotta armata nel paese. Daesh è comunque fuori dalle trattative di pace che si stanno svolgendo.
SOSPETTI DI ATTACCHI CHIMICI IN SIRIA 


Vi sono sospetti di attacchi chimici sul fronte nord-occidentale della guerra in Siria. Gli Stati Uniti stanno raccogliendo prove su quanto avvenuto. E' strano che si rischi delle conseguenze internazionali in un momento in cui le forze di Damasco hanno ripreso il controllo di una fetta notevole del paese.
Più volte durante questa lunghissima guerra, si è presentata una situazione di questo tipo. Terremo informati i nostri lettori su eventuali sviluppi della vicenda. 
Intanto proseguono i combattimenti in corso a nord di Hama.

CAMBI AI VERTICI MILITARI UCRAINI


Dopo l'elezioni presidenziali ucraini sono in fase di cambiamento una parte dei vertici militari, un processo previsto. Intanto si tenta di capire quale sarà la politica del presidente appena eletto, in quanto totalmente nuovo alla politica.
Si attendono atti concreti per comprendere alcune delle scelte, ricordando che il suo partito non ha la maggioranza in Parlamento. 
Si deve vedere anche come il nuovo corso si rifletterà sul fronte del Donbas. 
Nuovo capo di stato maggiore della Difesa è il generale Ruslan Khomchak, in luogo di Viktor Muzhenko, ufficiale di lunga esperienza, impegnato nei combattimenti del 2014, dove dimostrò coraggio, rimanendo con i suoi uomini nonostante che, investiti dall'offensiva delle forze di Putin, rischiassero di rimanere circondati a Iloviansk e dovessero aprirsi la strada combattendo.
Del generale è stato indicato anche il patrimonio nel dettaglio, nel quadro volto nel contrasto la corruzione.
LIBERATO IN SIRIA SANDRINI


E' stato liberato in Siria l'italiano Alessandro Sandrini, scomparso nel 2016 e che si presume sia stato rapito da un gruppo siriano.
In diversi si stanno attribuendo il merito della liberazione.
Restano diversi in connazionali scomparsi o sequestrati.
Purtroppo si sono perse le speranze per padre delll'Oglio, rapito da Daesh in Siria.
Speciale Bttaglia di Tripoli
 
IL FELDMARESCIALLO HAFTAR INCONTRA MACRON
 
 
 
Il feldmaresciallo libico Haftar ha incontrato oggi pomeriggio il presidente francese Macron. Macron avrebbe chiesto una tregua senza però ottenerla.
L forze nazionaliste controllano gran parte del paese, tutti i giacimenti petroliferi e sono in alcuni quartieri di Tripoli, per cui prossimi ad una vittoria decisiva.

Speciale Battatglia per Tripoli
 
SITUAZIONE DI STALLO
 
Vi è una situazione di stallo nella battaglia per Tripoli. Le variazioni di posizioni si sono fermate, almeno per ora, ma entrambi i contendenti attendono l'arrivo di rifornimenti in prima linea.
Intanto oggi per alcune ore è mancata la fornitura d'acqua nella capitale, ricordando che l'approvvigionamento arriva da zone sotto controllo nazionalista. In diversi quartieri la vita prosegue quasi regolare ma bisogna vedere quanto dureranno le scorte di carburante, in quanto i giacimenti sono tutti nelle mani dei nazionalisti.
 
 
 

TENSIONI IN SUDAN
 
 
Dopo l'abbattimento del precedente regime, la situazione ancora non è tornata calma. Non sono tanto i sostenitori del precedente presidente Basir (attualmente agli arresti dopo 30 anni di potere), quanto i manifestanti vacilli che non si fidano dei militari. Gli alti ufficiali erano ovviamente tutti presenti nel precedente regime per cui a qualcuno non va bene che restino al potere. Del resto non ci si può inventare una classe dirigente e i primi passi dopo l'abbattimento di Bashir sono stati interessanti.

PROSEGUE L'OFFENSIVA IN SIRIA


Prosegue l'offensiva delle forze di Damasco e degli iraniani appoggiata intensamente dai velivoli russi, a nord est di Hama. La resistenza è forte perché sono giunti anche dei rifornimenti di armi alle forze ribelli, in particolare missili anticarro. I ribelli dispongono ancora di mezzi corazzati anche se non è facile utilizzarli per la presenza dei velivoli russi.
Vi sono bombardamenti anche intorno ad Aleppo (con l'intervento contro i kurdi dei reparti turchi, ma il resto del paese è, almeno per ora calmo, come non accadeva da molti anni.

lunedì 20 maggio 2019

ALTRI MISSILI HOUTHI VERSO L'ARABIA SAUDITA
 
 
 
Questa sera la difesa antimissile saudita ha dichiarato di aver abbattuto due missili lanciati dalle milizie houthi appoggiate dall'Iran.
Una di queste armi era addirittura in volo sulla provincia di la Mecca. la cosa potrebbe avere gravissime ripercussioni e i sauditi, insieme ai loro alleati, stanno preparando adeguate contromisure.

GUARDIA NAZIONALE DELL'INDIANA 
SPIEGATA IN KUWAIT


Circa 600 militari della 38 Divisione di Fanteria statunitense, appartenente alla Guardia nazionale dell'Indiana stanno per essere rispiegati in Kuwait.
Questa è una delle tante misure militare decise dopo l'innalzamento della tensione per via delle gravi provocazioni iraniane, in particolare contro l'industria petrolifera.
SPECIAL BOAT SERVICE NEL GOFO


Elementi dello Special Boat Service sono stai schierati nel Golfo in occasione dell'acuirsi della crisi in questa regione.
Londra pensa che la crisi potrebbe precipitare , insieme ad unità navali e Royal Marines, ha rischierato anche elementi di questa famose componete, specializzata in attività nautiche. Potrebbero essere utilizzati sia per proteggere i traffici mercantili che per azioni offensive.
FORNITURA DI 6X6 BAE CAIMAN 
ALLE FORZE NAZIONALISTE LIBICHE



Giusto per far sapere che anche i nazionalisti ricevono equipaggiamenti moderni, circolano in rete immagini di blindati 6x6 BAE CAIMAN giunti a Bengasi. Si tratta di blindati piuttosto resistenti, in particolari nei riguardi delle esplosioni. Le armi anticarro perforano la loro protezione anche che questo non vale per la parte anteriore, in quanto il motore funge da protezione spaziata. 
Ai libici piacciono mezzi di questo tipo in quanto potenti e in grado di ospitare varie armi (mitragliatrici, lanciagranate automatici ecc.). 
MISSILE VERSO GEDDA
 
 
Sembra che questa mattina un missile PATRIOT abbia intercettato un missile lanciato contro l'importante porto dalla milizia houthi, supportata da elementi iraniani.
La situazione nella regione rimane di grande tensione, dopo quanto avvenuto in questi giorni nell'area.

domenica 19 maggio 2019

ATTACCO AD AEROPORTI SAUDITI


Le milizie houthi questa notte hanno lanciato, con l'appoggio iraniano, l'operazione ARAMCO, verso più aeroporti sauditi. Per ora non si hanno ulteriori notizie ma alcuni voli civili interni sono stati dirottati.
Inutile sottolineare che questo attacco farà salire ancora la tensione in Medio oriente.
Potrebbe trattarsi di attacchi condotti con UAV.
ESPLOSIONE VICINO A PULLMAN IN EGITTO




Una esplosione di non grande potenza è avvenuta in Egitto, vicino all'area delle piramidi, al passaggio di un pullman. A bordo del veicolo vi erano 25 turisti sudafricani e sembra che ci siano solo feriti leggeri. Per ora sono segnalati 16 feriti.
probabilmente è la risposta dei gruppi integralisti ai rovesci subiti nel Sinai in questi giorni.
AFGHANISTAN: LA CONTROGUERRIGLIA FUNZIONA


Sembra proprio che la controguerrglia delle forze di Kabul dia risultati positivi. 18 miliziani talebani sono stati uccisi nella provincia di Ghazni, 10 sono stati eliminati in un'operazione delle forze speciali ai confini fra le provincie di Kandahar  e Kunduz mentre due membri di una cellula clandestina sono stati catturati a Jalalabad.
Vari segnali indicano come il vento si si spostato in favore delle forze governative che, se avessero più mezzi, potrebbero ottenere risultati ancora superiori.
I successi ottenuti avranno ripercussioni anche su negoziati in corso.

Speciale Battaglia per Tripoli
LE ARMI GIUNTE IERI A TRIPOLI
Sembra che fra le armi sbarcate ieri a Tripoli provenienti dalla Turchia, vi siano 5 lanciatori per missili spalleggiabili STINGER e 40 missili. Se la notizia vesisse confermata non farebbe contenti molti paesi fra cui gli Stati Uniti, molto attenti perché armi di questo tipo non finiscano nella man di terroristi.
Oltre a blindati e munizioni, vi sono anche missili anticarro filoguidati AT-3 SAGGER di origine sovietica, utilizzati per esempio su i veicoli per la fanteria BMP-1 e in postazioni trasportabili dalla fanteria. 
Inoltre sono giunti alcuni veicoli blindati di costruzione giordana KADDB Al-Mared 8x8 APC, subito avviati verso il fronte. Per le milizie del GNA si tratta di un grosso potenziamento dei mezzi disponibili.
Ora si attende la reazione delle forze nazionaliste e dei loro alleati.

LE CRITICHE DELL'ONU ALL'ITALIA

 
Una agenzia delle Nazioni Unite ha criticato il decreto sicurezza italiano. Secondo qualcuno il decreto crea dei problemi e non rispetta certi standard.
Ora, il giorno che si farà il processo alle Nazioni Unite vorremmo essere fra i testimoni d'accusa, dato che ne abbiamo visto di tutti i colori, giusto per essere chiari.  Ma l'ONU ha immense responsabilità perfino in tema di genocidio, come quello ugandese che in tanti vogliono far dimenticare o come quando l'ONU doveva proteggere certi civili che poi furono fatti fuori.
In un mondo in cui, sotto gli occhi di chi vuole tenerli aperti, ne succedono di tutti i colori, che qualcuno, ben vestito e ben pagato disserti di come si tenti di contrastare i nuovi schiavisti, perché di questo ci stiamo occupando, è fra il tragico e l'esilarante.
Evidentemente, a pochissimi giorni dalle elezioni, è stato un favore fatto a qualcuno.
Anche per questo è il tempo che le nazioni Unite, che costano un visibilio e hanno stipendi da favola, siano profondamente riformate anche perché così come sono servono veramente a poco. Vasta vedere cosa sta accadendo in Libia da 8 anni e come l'inviato dell'ONU, Sarraj, si sia schierato per una delle due parti in lotta. Ieri una nave turca in pieno giorno ha sbarcato blindati a Tripoli, fregandosene altamente dell'embargo. Non è l'unica violazione all'embargo ma questa è stata fatta senza il minimo pudore, quasi a voler sfidare l'ONU, proprio perché non conta niente, giusto per dire le cose come stanno.

sabato 18 maggio 2019

SRI LANKA: VIOLENZE CONTRO I MUSULMANI
 
 
50 negozi e 17 abitazioni di persone di fede musulmana sono state attaccate nell'ambito di disordini. Il clima nell'isola, dopo la strage dei cristiani e degli stranieri il giorno di Pasqua, è sempre molto teso.
I gruppi religiosi accasano i musulmani di essere responsabili della strage e della fuga dei turisti stranieri, una importante fonte economica per il paese. 
L'intervento della polizia ha evitato uteriori violenze.
AGGIORNAMENTO SIRIA
 
 
Sei miliziani di Daesh sono stati eliminati dalle Forze Democratiche Siriane a oriente di Deir-ez-Azor, riprova che la caccia a quei miliziani prosegue. Intanto la produzione dei pozzi petroliferi dell'area sta crescendo. 
Neppure la notte ha portato sosta ai tiri dell'artiglieria nella Siria nord-occidentale.
Intorno a Damasco è entrata in funzione l'antiaerea, Si parla di missili israeliani, probabilmente contro i soliti bersagli iraniani.

Speciale Battaglia per Tripoli

SBARCO DI BLINDATI 
TURCHI A TRIPOLI 


In queste ore la nave moldava AMAZON GIURGIULESTI (una Ro-Ro) sta sbarcando a Tripoli decine di blindati turchi BMC KIRPI, rifornimenti per le forze del GNA.  I mezzi blindati sono stati imbarcati nel porto turco di Samsun.
Ovviamwnte la cosa porterà a delle reazione e non è escluso che la nave questa notte venga attaccata.
Evidentemente Erdogan non vuole perdere la partita e cerca di fornire armi ed equipaggiamenti ai sui protetti.


ZELENSKY: I TARTARI TORNERANNO IN CRIMEA
 
 
 
Il sacrosanto diritto  dei Tartari di Crimea di tornare alle loro terre, da cui furono cacciati da Stalin nell'agosto del 1944, è stato ribadito dal presidente eletto ucraino Zelensky.
"Sarà una lunga strada" ha ricordato il presidente eletto "ma ci riusciremo".
I Tartari di Crimea furono totalmente espulsi dalla Crimea da Stalin nell'agosto del 1944. Ma mentre le altre popolazioni vittime del comunismo dopo la morte di Stalin, seppur gradualmente, poterono rientrare dalla deportazione, questo diritto fu proibito ai Tartari di Crimea fino al 1991! Evidentemente qualcuno spingeva ancora per il progetto di russificazione della penisola. 
I Tartari erano la maggioranza della popolazione della Crimea centrale e settentrionale, almeno in epoca recente. Furono sempre emarginati già all'epoca dello Zar mentre i russi s'installavano a Sebastopoli e sulla costa meridionale, interessante per il turismo. 

 LETTERA DEL GENERALE CORNACCHIONI AL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTE


Presidente,

ho appena visto, sul sito della Presidenza, il video del suo intervento a Rondine Cittadella della Pace (Arezzo) e Le esprimo tutto il mio disappunto. Mai avrei pensato di giungere a questo e di sentire il bisogno forte di manifestarlo pubblicamente, non fa parte della cultura di chi ha prestato -come me- giuramento alla Repubblica!
Ho servito in uniforme il mio Paese per quasi 44 anni. Avendo iniziato la professione militare negli anni ‘70, sono abituato da sempre a registrare le critiche e le avversioni da ogni parte politica alla mia scelta di servire in uniforme; me ne sono sempre fatto una ragione in quanto, come recita un nostro motto, “uso a obbedir tacendo”. Ma oggi no. Dopo aver visto il Suo sorriso e sentito le espressioni ironiche da Lei pronunciate, sto tradendo per la prima volta quel motto.
Io ho avuto l’onore, e il profondo dolore, di accompagnare in Italia dall’Iraq e dall’Afghanistan le bare di molti nostri caduti in quelle terre. Ho visitato e incontrato in ospedale e fuori tanti nostri feriti e mutilati in maniera grave e permanente, inchinandomi sempre davanti al loro senso del dovere, all’accettazione serena di ogni menomazione convinti e orgogliosi di averlo fatto per l’Italia. Non parlavano di guerra, non si esaltavano al ricordo degli scontri a fuoco, erano convinti -come me, loro Comandante- di aver fatto quello che il Paese voleva da loro, con paura certo, ma con grande coraggio!
Io penso che oggi Lei li abbia profondamente offesi, la sua frase detta sorridendo e sollevando le risate della platea “andranno nelle retrovie a parlare di pace” non può essere accettata, nemmeno in campagna elettorale.
Voglio chiudere con un riferimento personale. Nelle settimane scorse ero negli USA e mi è capitato più volte di qualificarmi come “veteran” ma italiano, senza grado o altre qualifiche, ogni volta venivo immancabilmente ringraziato -con mio grande imbarazzo- con la mano sul cuore per il servizio reso al mio Paese. Altra cultura, altro senso dello Stato espressi dai semplici cittadini che mi trovavo di fronte.
 Generale di Corpo d’Armata (riserva) Giorgio Cornacchione, 152° Corso dell’Accademia Militare di Modena
già Consigliere Militare del Presidente del Consiglio (2012-2014)

Conosciamo il generale Cornacchioni da oltre 20 anni e ce lo ricordiamo a Timor Est e in Iraq. E' sempre stato noto per essere un persona misurata e riflessiva. Se ha scritto questa lettera è segno che la misura è colma. Conte, in piena campagna elettorale, va a fare un comizio e asserisce di rinunciare a cinque fucili (presupponiamo d'assalto, più pericolosi che queli "da difesa") della fornitura in corso. "Vorrà dire che se resteranno disarmati cinque militari rimarranno nelle retrovie a parlare di pace", questo il suo commento alla "storica" decisione.
Questo anonimo professore (prima di essere stato "miracolato" da scelte improvvide) si permette di fare delle battute su persone che non vanno in giro nei peggio posti del mondo scortato ben bene, come avviene a lui, che si guarda bene comunque dal prendersi certi rischi. Cerca di recuperare consensi in certi ambienti non andando a dire che rinuncia a 5 F-35, sapendo quello che poi passerebbe, ma sbandierando una rinuncia minima, demagogica e furbetta, giusto per far notare il suo "impegno per parlare di pace". Quanto possa contare lui per la pace (insieme ad altri, come la Mogherini, giusto per ricordarlo) lo si è visto anche in questi giorni quando Haftar e Sarraj sono venuti in Italia.
Questa è gente del tutto impreparata che cerca di tirare a campare con affermazioni prive di sostanza. Forse il pubblico di Arezzo sarebbe pronto, ovviamente disarmato, a fare scudo con i loro corpi  per far cessare i combattimenti in Libia. Peccato che restino qui e ai fini della pace in Libia, quella vera, non servano a niente. E probabilmente è lo stesso peso che ha Conte su queste vicende. E sul tema pace ricordiamo quante volte mediazioni e trattati abbiano portato a catastrofiche conseguenze.
Ovviamente il ministro Trenta deve pensarla come lui dato che non ha fatto commenti. Stiamo a vedere cosa accadrà fra una settimana ma questi individui inadeguati al loro ruolo, prima tolgono il disturbo e meglio è.
Benissimo ha fatto il generale Cornacchioni a far sentire il suo pensiero a cui diamo la nostra completa adesione, stufi di essere trattati in questo modo da chi non ha la minima idea di come funziona il mondo. E il ministro non ci venga a raccontare che lei è stata in missione, in quanto si è sempre mossa ben scortata mentre noi, con qualche collega, le cose siamo andate a vederle molto più vicino, magari da soli e senza scorta. Per non parlare di chi tutti i giorni usciva ed esce in luoghi molto pericolosi, contando anche sull'efficacia delle proprie armi. Se poi qualcuno rimane nelle retrovie, beato lui che prende l'indennità di missione (magari per parlare di pace) e non ha bisogno di armi.



DAESH IN CONGO?
 
 
Secondo fonti del cosiddetto stato islamico, questa organizzazione si è attivata anche nel Congo occidentale. Resta da vedere se in queste terre, fra l'altro devastate anche dal virus ebola, effettivamente vi siano attività dell'organizzazione integralista. 
Da molti anni la situazione in questa parte del paese è fuori controllo nonostante anche la presenza della più grande missione ONU nel mondo.

DRONE INTORNO ALL'AMBASCIATA USA A BAGHDAD 


Un piccolo drone è stato avvistato mentre volava nei pressi dell'ambasciata statunitense in Iraq. E scattato l'allarme e sono state messe in atto contromisure.
Secondo fonti statunitensi si tratterebbe di un drone iraniano. Visto il clima nella regione, si teme per un attacco condotto con velivoli di questo tipo.

13 TALEBANI UCCISI A BALA BALUK
 
 
 
Bala Baluk è una località ben conosciuta dai militari italiani, in quanto a lungo vi hanno avuto una base, in quanto è un nodo importante della Ring Road.
Ieri le forze di Kabul vi hanno ucciso 13 talebani, nel corso di una operazione per il controllo del territorio. Ricordiamo che questi dati in genere sono controllati dal Comando internazionale di Kabul, che vuole immagini dei caduti.
Dobbiamo riportare che in alcune mappe che si trovano su internet, vengono segnalate le aree dove operano i talebani. Questo NON vuol dure che siano in controllo del territorio ma solo che vi operano, tanto che all'interno di queste zone vi sono posizioni governative.

BERSAGLIATA LA BASE DI HAEIMEMIM IN SIRIA 



La principale base aerea russa in Siria, quella di Haeimemim, subito a sud di Latakia, è stato oggetto di un attacco con missili tattici e piccoli UAV. La difesa aerea della base è entrata in azione ma ancora non si hanno notizie sull'esito dell'attacco. Il personale è nei rifugi e l'attività aerea risulta rallentata. 
Sul fronte di Idlib sono state proclamate 72 ore di tregua da parte governativa, a partire dalle ore 00.00 di oggi. 
L'artiglieria turca ha bombardato la sacca kurda subito a nord di Aleppo. 
L'Aeronautica israeliana ha invecve colpito bersagli iraniani a sud di Damasco, proseguendo la strategia avviata da tempo per colpire la presenza iraniana in Siria. 
Nl paese la situazione rimane di grave conflitto mentre l'economia è devastata e la gente sfinita per la lunga guerra di cui non si vede la fine.

Speciale Battaglia per Tripoli
AGGIORNAMENTO DELLA SITUAZIONE
 
L'ospedale principale di tripoli ha riportato 53 vittime dei combattimenti nelle ultime 24 ore. Questo indica che le perdite delle milizie del Governo di Accordo nazionale stanno crescendo anche se non è precisato quante di queste vittime siano militari e quanti civili. In particolare sembrano aver fatto delle vittime gli attacchi aerei, inclusi quelli notturni con droni.
Tre militari nazionalisti sono stati uccisi ad un posto di controllo stradale a Zaffa, nella Libia centrale. Si pensa che siano stati elementi legati a Daesh che ancora si muovono nella zona.
Si teme che miliziani di Daesh provino a raggiungere la Libia dopo le sconfitte subite in Siria e Iraq. Altri estremisti radicali potrebbero giungere anche dalla Tunisia.

venerdì 17 maggio 2019

SIRIA: I MISSILI TATTICI DEI RIBELLI
 
 
Sono apparse delle immagini di un missile lungo circa 5 metri che sarebbe nelle disponibilità dei ribelli in Siria. Questo tipo di arma potrebbe colpire la base aerea di Latakia, creando dei problemi in quanto ha una gittata e una potenza nettamente superiore rispetto ai razzi campali da 122 mm BM-21 utilizzati in precedenza.
Resta da vedere quante di queste armi saranno disponibili e se riusciranno ha superare le difese antimissile del corpo di spedizione che Putin mantiene in Siria.
Stiamo anche tentando di capire da chi e dove sono prodotti, in quanto realizzare un'arma operativa di questo tipo non è semplicissimo. Potrebbe anche trattarsi di un falso, magari per nascondere armi di una provenienza più facilmente identificabile.

VENEZUELA: TRATTATIVE IN NORVEGIA
 
 
Sono in corso trattative riservate in Norvegia fra i rappresentanti di Guaidò e quelli di Maduro. Dovremmo essere già al secondo ciclo d'incontri per evitare un bagno di sangue ma anche per terminare questa situazione estremamente pericolosa.
Vedremo se i colloqui porteranno a qualcosa di concreto.

LA NAVE DEGLI INCURSORI IRANIANI 
AVVISTATA NEL GOLFO DI OMAN 


Ieri è stata avvistata la nave della Marina iraniana utilizzata per l'appoggio dei subacquei e degli incursori navali. Era nel Golfo di Oman e stava rientrando alla base del ramo navale dei Guardiani della Rivoluzione di Bandar Jask, circa 200 km da dove è avvenuto l'attacco. Ovviamente è lei la principale sospettata per l'azione contro quattro petroliere nelle acque orientali degli Emirati.
Qualcosa ci dice che sono disponibili prove del suo diretto coinvolgimento nell'azione. Non dovevano essere dei subacquei altrimenti avrebbero piazzato le cariche non vicino al pelo dell'acqua ma più in profondità, dove avrebbero fatto più danni.
Presto potrebbe scattare una qualche ritorsione per questi gravi atti di guerra. 
La tensione nella regione è alta e diversi paesi stanno prendendo misure, come nel caso del Kuwait.

Speciale Battaglia per Tripoli
 AGGIORNAMENTO DELLA SITUAZIONE
Se sul campo di battaglia non si registrano particolari modifiche della situazione, in mattinata vi è stato un raid aereo del GNA mentre nel pomeriggio l'aeronautica nazionalista ha condotto tre attacchi al suolo nei quartieri meridionali della città, contro le solite camionette che caratterizzano questi combattimenti.
Il feldmaresciallo Haftar è ripartito da Roma dopo aver incontrato il primo ministro Conte, il quale ha chiesto un cessate il fuoco. Il comandante delle forze nazionaliste non ha aderito alla richiesta perché vuole aver ragione dei gruppi integralisti che operano a Tripoli, con cui si è già scontrato per anni in Cirenaica, debellandoli alla fine.
Il GNA sembra non avere le forze per respingere l'avversario fuori da Tripoli e dalle zone limitrofe mentre i nazionalisti riescono nel mantenere la pressione sulla città. Che si fermino ad un passo dal successo è difficile anche se non vogliono neppure loro una lunga battaglia urbana. 

giovedì 16 maggio 2019

R9X: IL MISSILE COLTELLO 



Per l'esigenze della CIA è stata messa a punto una particolare versione del celebre missile HELLFIRE AGM-114, denominata R9X. Invece che di una carica esplosiva è munito di sei lame che si aprono un attimo prima di colpire il bersaglio, in genere un veicolo non protetto. La mancanza di esplosivo riduce drammaticamente i danni per eventuali civili presenti nelle vicinanze. 
Praticamente si tratta di un penetratore cinetico anche se di velocità relativamente bassa.
L'arma è già stata utilizzata con successo e ovviamente senza danni collaterali. 

ATTACCHI AEREI NELLO YEMEN
 
 
 
Dopo la serie di attacchi contro il petrolio saudita e degli Emirati, oggi è iniziata la reazione. Violenti bombardamenti sul fronte nord e attacchi ad obiettivi militari intorno a Saana, la capitale.
Probabilmente si tratta di una vera e propria offensiva mentre si attendono conseguenze anche per le operazioni a terra.
Sembra fermo anche l'attuazione degli accordi per la cessione alle forze della coalizione di tre porti sul Mar Rosso, indispensabili per far giungere aiuti alla popolazione. 
Nel mondo arabo non solo si pensa a come migliorare le difese ma anche a come rendere la vita difficile all'Iran, elemento fortemente destabilizzatore.

FRONTE DEL DONBAS
 
 
Anche se non se ne parla sui mezzi d'informazioni italiani, nel Donbas si spara sempre e tutte le settimane vi sono diversi morti e feriti. Tutti attendono cosa accadrà con il nuovo presidente ucraino che s'insedierà il 20 maggio prossimo ed è una incognita sotto vari aspetti dato che è un neofita della politica.