domenica 9 settembre 2018

OFFENSIVA NELL'AREA DI HODDEIDA
 
 
Il 9 settembre è partita una offensiva nell'area della città portuale yemenita da Hoddeida; non un attacco diretto ma più un tentativo di aggirarla e isolarla. In testa all'azione la Brigata AMALIQA, facente parte delle forze fedeli al presidente Hadi, con il supporto delle unità provenienti dagli Emirati Arabi Uniti che, fra l'altro, schierano i potenti semoventi sudafricani G-6 da 155/52 mm e dispongono di un valido appoggio aereo che include anche elicotteri d'attacco AH-64 APACHE. 
L'attacco ha guadagnato terreno nell'area a sud-est della città, catturando fra l'altro pezzi da 100 mm e un mortaio pesante da 240 mm.
Sul piano internazionale si nota un certo nervosismo iraniano perché si profila il rischio di una sconfitta strategica dei loro alleati. Fra l'altro nello Yemen operano diversi membri dei Pasdaran iraniani, utilizzati come istruttori e per ruoli tecnici. L'Iran non riesce ad aiutare i propri alleati yemeniti che rischiano una dura sconfitta. L'ultima tornata di colloqui di pace a Ginevra non è neppure iniziata.
In altra parte del paese, un drone statunitense ha ucciso un altro capo di al-Qaeda, in quella che è una caccia continua.
Intanto la struttura delle aree ancora sotto controllo delle milizie Houthi, è in crisi grave. Stanno finendo i pneumatici e il carburante è sempre più scarso. La coalizione internazionale consente il passaggio di rifornimenti umanitari, in particolare viveri e medicinali ma la situazione resta comunque molto difficile anche se questa è gente abituata a sapersi arrangiare. 

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