giovedì 6 settembre 2018

L'OSCE SEGNALA VIOLAZIONI DEGLI
 ACCORDI PER IL DONBAS


La missione OSCE nel Donbas, che si avvale anche di UAV ma che spesso vede i suoi rappresentanti bloccati e minacciati,  ha segnalato la violazione degli accordi per quanto riguarda il dislocamento di mezzi da parte dei separatisti. Infatti i mezzi pesanti dovrebbero stare a una data distanza dalla linea di separazione e invece sono stati rilevati lanciarazzi campali (in genere BM-21) e decine di mezzi blindati e corazzati, dove non potrebbero stare.
Non è certo una novità e si tratta solo della punta dell'iceberg perché molti mezzi pesanti sono nascosti all'interno di tante strutture (per esempio capannoni ed edifici), dove sono difficili da identificare dall'alto.
Tutti i giorni vi sono decine d'incidenti con l'impiego di armi leggere, cannoni senza rinculo, razzi anticarro e mortai se non intervengono le artiglierie.
Il campo separatista è scosso dall'uccisione del presidente della Repubblica Popolare di Donietsk, saltato in aria in un bar che frequentava abitualmente, episodio che ha ferito anche il ministro delle finanze. Le indagini non stanno portando a niente ma è chiaro che si è trattato di un regolamento di conti. In città sono giunti anche vari operativi dei servizi di Mosca che potrebbe essere all'origine di una così drastica "sostituzione". Senza gli aiuti militari ed economici di Mosca, queste due "repubbliche" avrebbero vita molto breve, per cui i russi fanno e disfano a piacimento, sembra innervositi dal fatto che non riescono a risolvere il problema.
Trump si è rivelato in questo caso molto meno accondiscendente di Obama, a differenza di quanto erroneamente pronosticato da tanti.

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