mercoledì 31 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  1° settembre (192° giorno)

 

- MANCANO NOTIZIE UFFICIALI Mancano notizie ufficiali della controffensiva ucraina sul fronte sud. Non solo tacciono gli ucraini ma è praticamente silenziosa anche Mosca, salvo a dire che "l'offensiva è stata respinta con gravi perdite in uomini e mezzi". Ma se così fosse, ve ne sarebbe documentazione. Di sicuro le forze di Kiev sono avanzate in vari punti e si è sparato anche dentro Kherson, dove agiscono gruppi di patrioti. Un punto fondamentale sono i collegamenti attraverso il Dnipro, con quelli fissi ancora colpiti e interrotti e i russi che tentano di utilizzare sezioni di ponte come traghetti.

Appena ci saranno maggiori informazioni, daremo notizie ai nostri lettori. 

- LA DELEGAZIONE AIEA A ZAPORIZHZHIA Dopo vari problemi. la delegazione della AIEA ha raggiunto la centrale nucleare di Zaporizhzhia, iniziando una serie di controlli. Sembra che i poblemi alla sicurezza siano gravi anche perché l'enorme inmpianto è sulle sponde del Dnipro che qui forma un lago artificile, largo pochissimi chilometri, son le forze ucraine sull'altra sponda. Nei giorni scorsi era circolato un video che mostrava mezzi militari russi al riparo all'interno della struttura. Non crediamo che gli ucraini vogliano rischiare un incidente perché si ricordano fin troppo bene di quanto accaduto a Chernobil nel 1986.  

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  31 AGOSTO (191° giorno)

 

- DONBAS SEMPRE CONTESO Finisce agosto e i russi non sono riusciti, come avevano annunciato, neppure nel progetto di assumere il controllo del Donbas. Pegio. Sono alle prese con una controffensiva massiccia sulla sponda destra del Dnipro. 

Oltre ai soliti bombardamenti sul resto del fronte si segnala l'arrivo a Zaporizhzhia della missione di 14 membri, diretta alla centrale nucleare, una vera e propria minaccia visto quello che accade tutto intorno, raggiunta anche da alcuni proiettili d'artiglieria. 

- "MIRATE  ATTIVITA' ADDESTRATIVE" Dopo il vertice dei ministri della Difesa della NATO, il ministro Guerini ha affermato che:""Nonostante la crisi di governo, si è riusciti a finalizzare il quarto decreto di aiuti, in linea con le priorità rappresentate". In aggiunta agli equipaggiamenti, ha affermato "stiamo provvedendo a garantire mirate attività addestrative al personale ucraino per rendere più sicuro l'impiego dell'armamento".

Cosa significa?

Tanto per cominciare i rifornimenti di armi sono fermi da oltre due mesi in sostanza. Che significa "mirate attività addestrative"? Si riferisce alla mira degli ucraini? Stai a vedere che si tratta di un corso per cecchini? Non crediamo proprio ma tutto questo segreto sarebbe degno di miglior causa. Per inciso i militari ucraini che abbiamo incontrato ci sembravano già in grado di non spararsi nei piedi, come avviene invece per tanti militari e miliziani che abbiamo addestrato nel mondo. Gli ucraini hanno bisogno di addestratori in quantità visto lo sviuppo delle loro Forze Armate, causa aggressione. Magari avrebbero bisogno di specialisti d'artiglieria, per l'antiaerea ma visto che a Herat hanno lavorato con il genio italiano, anche in quel campo hanno grandi bisogni. Magari andrebbe bene anche uno stage al genio ferrovieri che, quando la guerra finirà, potrebbe essere utile per ricostruire collegamenti fondamentali, come già nei Balcani.

- SOSPESO ACCORDO PER I VISTI In una riunione a Praga è stato deciso di sospendere le facilitazioni ai visti per i cittadini russi e non accettare passaporti russi per i cittadini ucraini. Qualcuno voleva il blocco totale ma altri erano contrari. Comunque serve ben altro per piegare il regime di Putin, visto che l'embargo europeo non sembra dare i risultati sperati e ne sta creando diversi a noi. Putin e i russi devono capire che in Ucraina potrebbero arrivare tante di quelle armi moderne e che le sue forze subiranno più sconfitte fino a quando rimaranno sul suolo ucraino. L'alleanza in appoggio a Kiev che si è creata è forte e in grado di fornire quello che serve alle forze ucraine per rifilare una sconfitta storica al regime di Putin, destinato probabilmente a doversi trovare un nuovo lavoro, se sopravvivrà a quanto accadrà perché alla fine qualcuno anche fra i russi chiederà conto del suo operato.  

- GIUNTI UN RUSSIA I PRIMI UAV IRANIANI Sono giunti in Russia due voli con a bordo UAV di produzione iraniana per rinforzare questa componente di Mosca, apparsa inadeguata. Ovviamente questa nuova collaborazione preoccupa molti paesi.

- UCRAINI IN AVANZATA Sembra che gli ucraini siano giunti a Tomyna Blka, meno di 20 km da Kherson. Le prime immagine indicano che le truppe di Kiev hanno conquistato terreno ma manca ancora un riscontro ufficiale.

 I TIGRINI AVANZANO NUOVAMENTE


Dopo il bombardamento aereo di Makallé, le forze del Tigrai sono avanzati di ben 50 chilometri verso sud e hanno guadagnato posizioni anche verso oriente. Il rischio è che il conflitto riprenda forza dopo vari mesi dove prevalevano le trattative e i tigrini, che erano arrivati a 100 km da Addis Abeba, si erano ritirati.

martedì 30 agosto 2022

 Speciale guerra in Ucraina


COSA STA ACCADENDO?


Sulle operazioni sulla riva destra del Dnipro vi è praticamente un silenzio quasi assoluto dei mezzi d'informazione ufficiali e dei tanti canali che normalmente operano. Girano molte voci ma preferiamo attendere. E neppure stando sul posto potremmo raccogliere molto di più, avendo alcune esperienze dirette. Gli ucraini sono diventati molto rigidi sulle informazioni. 

Di sicuro è in corso una offensiva ucraina che non è stata respinta, come afferma Mosca, altrimenti ne avremo evidenze di vario tipo. Di sicuro è stato distrutto un comando russo a Kherson (vi sono immagini eloquenti a tale proposito) ma su quello che accade sul Fronte Sud, di sicuro per ora vi è molto poco, salvo che gli ucraini tirano con successo sui due punti di attraversamento.

Una informazione possiamo darla. I russi hanno realizzato, solo per i mezzi militari, altri punti di traghettamento, passando per i rami della foce del Dnipro e sbarcando in città. Il problema è che se lo sappiamo noi lo sanno anche altri e potrebbero essere colpiti durante le operazioni d'imbarco e sbarco. Diversi mezzi russi sono anfibi e navigare su un grande fiume non è un grosso problema. Diverso è il discorso per i rifornimenti (carburanti, munizioni e viveri), ricordando anche le necessità della popolazione civile. 

Mosca ha confermato che sono avvenuti scontri all'interno del centro urbano di Kherson, dove operano forze della resistenza. Ovviamente i russi minimizzano ma devono guardarsi anche le spalle mentre sembra che incursori e fucilieri di marina ucraini si stiano muovendo nel delta del Dnipro, un intreccio di canali vasto e complicato.

E' emerso che sapendo  che i russi avrebbero dato la caccia ai lanciarazzi campali HIMARS, utilizzando degli autocarri ne hanno realizzati di finti in legno. Sembra che il trucco abbia funzionato, per cui Mosca era convinta di aver fatto fuori vari sistemi dei 16 ufficialmente consegnati, cosa che non era vera.

Veramente clamorosa è l'assenza dei velivoli ad ala fissa russi. A questo punto è chiaro che vi siano dei seri problemi, magari legati alla scarsità dei piloti "combat ready", tanto che vengono risparmiati. In confronto i velivoli di Kiev sono risultati più attivi. Gli elicotteri russi rimangono entro le propie linee e fanno tiri balistici con i razzi non guidati da 57 mm, con risultati modesti, temendo l'antiaerea di Kiev, ora anche con i primi GEPARD, decisamente attempati ma sempre insidiosi. Gli elicotteri d'attacco Ha.52 con i due grandi rotori controrotanti hanno una traccia radar molto marcata. E poi Kiev ora dispone dei missili antiradar AGM-88 HARM. Non si tratta dell'ultima versione (la "E") ma di armi realizzate anche 30 anni fa ma qualche radar russo è già stato distrutto anche perché alcune volte sono più vecchi.

Appena avremo notizie confermate e attendibili informeremo i nostri lettori. Sbilanciarsi ora francamente non ci sembra professionale.

 VIOLENZE A BAGHDAD


Da due giorni sono in corso gravi violenze a Baghdad, con anche l'occupazione del Parlamento. Oggi si sentono copiosi spari nella Zona Verde. Il leader sciita Banid Sadr si è dimesso in polemica con il Governo.

Addiritura, oltre che colpi di armi leggere, si sono avuti colpi di lanciarazzi RPG-7 e la situazione è preoccupante. Alcuni dei dimostranti bruciano bandiere iraniane ma la situazione rimane confusa. La grave crisi economica e la corruzione rischiano di far detonare odii antichi e riportare il paese in una fase di scontro aperto. Per ora il bilancio è di 32 vittime e molti feriti.

lunedì 29 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  30 AGOSTO (190° giorno)

 

- OFFENSIVA SU KHERSON "Tanto tuonò che alla fine l'offensiva arrivò". "Perché non arriva l'offensiva ucraina?", era il discorso che si sentiva ripetere. Il fatto è che si trattava di attaccare non le milizie libiche o qualche altro gruppo scalcinato ma l'Esercito russo. Ora, è pur vero che negli ultimi mesi la sua reputazione non ha brillato ma si tratta di unità ben armate, reparti da trattare con attenzione. Per questo a Kiev si sono voluti preparare bene, per ridurre le perdite, mentre i russi davano "spallate" nel Donbas, sanguinose e con poco guadagno.

Il punto più debole dello schieramento russo era proprio Kherson, in particolare questa sezione della grande testa di ponte sulla riva destra del Dnipro, circa 500 metri di acqua, non un torrentello, ricordando che nei primissimi giorni di conflitto i russi riuscirono ad impadronirsi di tre ponti (2 ponti e la diga-ponte di Nova Kharkovka) senza che gli ucraini facessero saltare strutture fondamentali (Ne abbiamo chiesto spiegazione agli ucraini ma ci hanno risposto : "ne riparliamo più avanti"!). Un affluente di destra costituisce un ulteriore sbarramento subito a nord della città, creando una sorta di enclave che si può bloccare tagliando i ponti.

Mosca ha molte decine di chilometri di materiale da ponte e ha sperimentato di farci passare sopra anche i treni, ricordando i problemi che ebbero i tedeschi per ricostruire i ponti proprio sui grandi fiumi, Dnipro incluso. Il fatto è che all'epoca non esistevano artiglierie a lunghissima gittata, con un raggio di dispersione di 5 metri!! Come previsto da sempre, hanno  difeso le strutture saturando  l'area con sistemi antiaerei, e realizzato ponti con grossi barconi ma i missili GMLRS sono difficilmente radarabili e arrivano velocissimi. Ci vorrebbero gli IRON DOME israeliani ma Putin ha vecchi missili di concezione sovietica e basta. Ma, distrutti e ridistrutti i ponti si può sempre ricorrere ai traghetti, obiettivo sfuggente anche se con portata nettamente inferiore. Ma qualcuno osserva attentamente da molto in alto ogni centimetro della riva e i traghetti hanno bisogno di punti d'imbarco e di tempi in cui sono fermi  per il carico e lo scarico.  E come si fermano ecco arrivare, sempre precisissimi, altri missili. Un incubo! Come un incubo per i russi sono i moderni semoventi arrivati agli ucraini, ad iniziare dai PzH.2000, una sorta di mitragliatrice calibro 155 mm, con una precisione e una mobilità impressionanti, accanto a cui operano anche i semoventi polacchi KRAB. Queste ed altre armi hanno colpito con precisione posti comando, schieramenti d'artigieria e depositi di ogni tipo. Qualcuno ha scatenato anche la guerra elettronica, creando problemi alle loro comunicazioni, altro elemento fondamentale. Qualcuno ha messo mano al telefono GSM (sistematicamente intercettati) ma neppure quelli funzionavano, probabilmente perché Putin si è dimenticato di pagare la fattura!

Altro errore. Putin è sempre a corto di militari anche perché le perdite sono state forti (tanto che aveva appena deciso di arruolare altri 138.000 militari) anche perché vuole preservare i russi europei ("geniale" l'idea di reclutare lo stesso numero di nuovi volontari, 500 per provincia, così che Mosca ne doveva dare tanti quanti una spopolata provincia asiatica!). Fra le misure prese quella di mobilitare tutti i maschi del Donbas, fino ai 60 anni, spedendo qualche battaglione di attempati richiamati anche a Kherson, a centinaia di chiometri dai luoghi di origine. Provate ad indovinare dove è avvenuto uno degli sfondamenti ucraini?

Ovviamente fornire i dettagli delle operazioni ma ora Kiev ha imposto il silenzio, così come avvenne quando i croati, nell'agosto del 1995, lanciarono l'Operazione TEMPESTA.  Riuscirono a bloccare perfino noi che pure, guarda caso, eravamo in zona e conoscevamo  strade e viottoli ed eravamo arrivati in prima linea anche quando non si poteva. Eppure le operazioni militari serie si fanno così. Pazienza e sapremo ulteriori dettagli.


 

- OFFENSIVA A NORD DI KHERSON Le prime informazioni indicano come l'offensiva ucraina si stia sviluppando 80/100 chilometri a nord di Kherson, una zona abbastanza decentrata, presidiata dal 109° Reggimento dei separatisti di Donetsk, dispersi su di un'area vasta, preferendo affrontare dopo le più forti forze russe concentrate nell'area di Kherson, pari ad almeno 25.000 militari con fortificazioni campali ed estesi campi minati. Le forze di Kiev hanno riconquistato Bilohirca e stanno avanzando ancora. Il ponte di circostanza ad Antonivsky a Kherson è stato colpito almeno altre tre volte all'alba in quanto i genieri russi tentavano di ripararlo. Sotto tiro anche l'adiacente traghetto, ora utilizzato solo dai militari russi.

- IL PONTE DI ANTONIVSKY INTERROTTO Una immagine di questa mattina mostra il ponte di barconi realizzato accanto a quello di Antonivsky privo di un'ampia sezione centrale e ancora colpito dai missili ucraini.  Non sappiamo se la grande sezione mancante sia stata affondata o i pontoni siano stati spostati lungo la riva per sottrarli al tiro. Sta di fatto che l'attraversamento è bloccato e forse si prova con le sezioni di ponte spinte da battelli, magari in un altro punto del fiume. Tiri anche su punto di attraversamento di Nova Kakhovka, con i russi che hanno lanciato missili nel tentativo di colpire quelli in arrivo. I russi hanno rivendicato l'abbattimento di un drone nei pressi del grande aeroporto di Belbek, a nord di Sebastopoli. Ieri i russi hanno mancato di pochissimo un ponte a Mykolaiev mentre stava passando anche un filobus, come mostrato da un video.

- L'EUROPA FORNIRA' ADDESTRAMENTO La riunione informale dei ministri della difesa della NATO  ha stabilito che i vari paesi addestreranno personale ucraino. Qualcuno lo sta già facendo, altri si apprestano a farlo. Ogni nazione offrirà la propria disponibilità sulla base delle rispettive strutture addestrative. Dovendo ampliare la consistenza delle Forze Armate, Kiev ha bisogno di sottufficiali e ufficiali, specialisti di ogni tipo, incluso piloti per velivoli da combattimento occidentali ma anche personale medico e paramedico, meccanici e specialisti nelle comunicazioni  e via proseguendo. I ministri hanno confermato la volontà di continuare a sostenere Kiev, uno dei fattori determinanti del conflitto.

- MORTO GORBACIOV. E' morto Gorbaciov, ultimo capo dell'Unione Sovietica. Fu lui a dare l'avvio  al processo che portò, in modo non previsto, al crollo del Patto di Varsavia e dell'URSS. Riuscì anche a superare un colpo di stato dei nostalgici del comunismo. Finito ai margini della politica era critico nei riguardi delle solta politica data da Putin e dal suo regime.

- NOVA KAKHOVKA COLPITA ANCORA Nella notte i missili ucraini hanno colpito ancora Nova kakhovka, fondamentale punto di attraversamento sul Dnipro. I colpi hanno innescato una serie di enormi esplosioni secondarie, come si evice da un video. 

domenica 28 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  29 AGOSTO (189° giorno)

 

- SOLITI CANNONEGGIAMENTI NOTTURNI Altra notte di cannoneggiamenti, con il lancio anche di qualche missile da crociera russo e gli ucraini che tirano con i missili su i due punti di passaggio russi sul Dnipro, a Herson e a Nova Kakhovla.

- DALLA JUGOSLAVIA ALL'UCRAINA Tito sicuramente  non immaginava che il veicolo da combattimento per la fanteria M-80 dalla Jugoslavia sarebbe finitito sul fronte ucraino ma ipotizzava di utilizzarli contro i sovietici. Ispirato all'MAX-10 francese con un cannoncino da 20 mm e due rampe per missili filoguidati MALYUTKA, assemblato dalla Famos di Sarajevo (distrutta durante la guerra) si comportò bene durante quei combattimenti. La Slovenia (che ne aveva catturato 55 , non utilizzati nel conflitto nella ex Jugoslavia) ne ha ceduti 35 all'Ucraina che li ha schierati subito essendo in buone condizioni, risutando superiori ai BMP-1. Curioso il fatto che il munizionamento 20x110 mm sia stato realizzato in Serbia nel 2003, quella Serbia sempre molto vicino alla Russia. Veicoli di questo tipo sono ancora in servizio, oltre che in Serbia, anche in Croazia. 

- DELEGAZIONE A ZAPORIZHZHIA Oggi dovrebbe arrivare una delegazione internazionale dell'Agenzia per l'Energia Atomica (IAEA) nella centrale di Zaporishshia, al centro di polemiche e a rischio d'incidenti anche gravi. I russi avevano sistemato al suo interno anche mezzi militari, per proteggerli dai tiri ucraini, ulteriore elemento per capire come operano i soldati di Putin. Mosca si oppone ad una zona smilitarizzata intorno al delicato complesso.

. COLPITI ALTRI DEPOSITI Le forze ucraine proseguono negli attacchi contro i depotisi russi. in particolare nel Donbas e sul fronte meridionale. In internet è possibile trovare le immagini di queste azioni.

- OFFENSIVA UCRAINA A KHERSON Ore 12.55 Sembra che gli ucraini abbiano lanciato una offensiva nell'area a occidente di Kherson. Rimaniamo in attesa di ulteriori informazioni.
 - OFFENSIVA UCRAINA CONFERMATA. L'offensiva ucraina sulla sponda occidentale del Dnipro è confermata da altre fonti, incluso fonti statunitensi. Secondo le nostre fonti sono in corso duri combattimenti anche con il ricorso a mezzi aerei. Sembra che le linee siano state sfondate dove si trovava il 109° Reggimento della cosiddetta Repubblica Popolare di Donetsk, unità meno robuste di quelle russe in quanto composte da mobilitati anche non giovani. Pare che tutti i punti di attraversamento sul Dnipro siano al momento bloccati dal tiro dei missili ucraini. Colpiti risulterebbero anche vari posto comando.

- POCHISSIME INFORMAZIONI Il Comando ucraino ha dato ordini ferrei perché non vengano passate informazioni sull'offensiva in corso, per cui, stante anche il silenzio o le false notizie di Mosca, è difficile comprendere quello che sta accadendo. Fonti statunitensi parlano di "un aumento delle attività cinetiche intorno a Kherson" conferma che qualcosa sta accadendo. Kherson si presta per un'azione di questo tipo in quanto può essere isoata dalle retrovie, colpendo ponti e traghetti. In serata si sono udite 4 forti esplosioni a Melitopol.

 COMBATTIMENTI A TRIPOLI


Il 26 e 27 a Tripoli si sono avuti due giorni di combattimento che hanno fatto 32 vittime. Ad affrontarsi il vecchio primo ministro "di transizione" e quello nuovo, eletto dal Parlamento riunito a Tobruch. Si ripropone il confronto fra le forze che si sono affrontate nell'ultima parte della guerra civile, rallentata, ma non certo finita, dopo il 2019.

Bisogna assolutamente trovare una soluzione e l'Italia, che ha sempre l'ospedale militare a Misurata e una unità navale a Tripoli per dare assistenza alle motovedette, deve mettere in campo le sue capacità, sperando che il nuovo Governo abbia alla Farnesima soggetti con capacità superiori rispetto a quelle, veramente modeste, presenti oggi a livello politico. 

 

 

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  28 AGOSTO (188° giorno)

 

- I RUSSI SEMPRE BLOCCATI Agosto sta finendo ma i russi non avanzano, Nelle ultime ore hanno fatto i soliti cannoneggimenti sull'arco del fronte e qualche attacco a sud-est di Bakhmut ma sembrano inchiodati. Sta affluendo il ricostituito 3° Corpo d'Armata a nord di Mariupol e nel Donbas, per dare il cambio ad unità che sembrano decisamente esaurite, ricordando che attaccare implica più energie che difendersi.

- SULL'ADDESTRAMENTO DEGLI UCRAINI Abbiamo letto e visto vari commenti sull'addestramento degli ucraini. Il fatto che nessuno dei commentatori ha mai visto l'addestramento e mai visto da vicino un solo militare ucraino. Si ragiona molto dell'addestramento da parte di militari stranieri, in particolare nel Regno Unito. Questo è solo un aspetto del programma d'incremento delle forze ucraine, che riguarda anche la Riserva e la Guardia Nazionale, puntando a circa 1 milione di combattenti, indispensabili per affrontare i russi su un fronte immenso.

Intanto l'addestramento prosegue anche in Ucraina. senza ovviamente i problemi di lingua che sussistono all'estero anche se molti giovani ucraini se la cavano con l'inglese e polacchi e baltici si arrangiano con l'ucraino. Il problema è che i numeri sono molto alti e i tempi molto stretti. Comunque i risultati sembrano appropriati anche per gli equipaggiamenti sofisticati (come nel caso del PzH.2000). Sembra che per certi ruoli anche il periodo di addestramento all'estero sarà accorciato in quanto il personale è fortemente motivato, ha un buon livello di preparazione culturale e impara alla svelta. Sorprendente le capacità del personale femminile, molto volitivo. Come per i rifornimenti di armi occidentali, bisognava guadagnare tempo ma siamo davanti a un "turning point", con l'arrivo di nuove unità. Basta vedere come gli ucraini hanno imparato ad utilizzare rapidamente i missili antinave HARPOON che non sono semplici da utilizzare come un fucile d'assalto, affondando una unità russa e costringendo la Flotta del Mar Nero a stare poco fuori Sebastopoli.

Certo, per una controffensiva serve personale addestrato, mezzi e rifornimenti perché Kiev vuole contenere le perdite, ricordando che nel sud ci si affronta su una sorta di tavolo da biliardo, con ben pochi ripari naturali, dove servono unità pesanti e copertura aerea. A proposito di aerei. Giovani piloti ucraini si stanno addestrando con velivoli occidentali: F-15, F-16, A-10. Vi sono anche piloti d'esperienza, anche in combattimento, per passare dai velivoli dell'era sovietica a quelli occidentali. Un passaggio complesso perché qui non si tratta di "volare" ma di essere "combat ready", qualifica molto più complessa. E occorre personale a terra anche se qui si sta facendo ricorso anche ad esperti stranieri. 

L'idea è utilizzare una forma della Air Land Battle, riveduta e corretta in chiave moderna, contro un avversario che non si è evoluto poi molto e ragiona ancora con vecchi schemi, come si è potuto vedere. 

- I RUSSI SPINGONO SU KHARKIV Le truppe russe sono avanzate di un paio di chilometri nell'estrema punta settentrioanle del fronte attivo, a nord di Kharkiv, Probabilmente tendono ad inpegnare le forze ucraine perché non siano spostate in altri settori. Più a nord i due paesi si affrontano, con scambi di colpi, lungo la linea di confine, dopo che sono rientrate le profonde avanzate russe delle prime settimane, respinte grazie alla resistenza ucraina.  

sabato 27 agosto 2022

 ABBATTUTO UN REAPER USA A BENGASI


Il 22 agosto un missile lanciato dal sistema russo PATSIR S-1, ha abbattuto nei cieli di Bengasi un drone MQ-9 REAPER statunitense, decollato dalla base di Catania-Sigonella. Si tratta della terza macchina di questo tipo persa nei cieli libici. Due identici velivoli (uno statunitense e uno dell'Aeronautica Militare Italiana), furono colpiti, a poche ore di distanza l'uno dall'altro, nei cieli di Tripoli nel 2019. Il velivolo italiano era stato inviato per vedere cosa era successo alla macchina statuntense, "favore" che ci costò non pochi denari e non poco imbarazzo, con tanto di rottami con la coccarda tricolore finiti in rete!

I sistemi PANTSIR S-1, forniti all'Esercito Nazionale Libico, allora come oggi sono gestiti da personale militare russo, solo formalmente sotto contratto. All'epoca i russi dissero alle forze nazionaliste che pensavano che fossero due velivoli teleguidati turchi, utilizzati molto intensamente per respingere l'attacco a Tripoli.

Questa volta l'abbattimento, avvenuto nei pressi della base di Benina, subito a oriente di Bengasi, è stato giustificato come una generica minaccia. Ma è chiaro che qualcuno ha suggerito ai tecnici russi di far fuoco, sempre ipotizzando la minaccia di droni turchi. Dopo pochi giorni era prevista la visita a Bengasi dell'ambasciatore statunitense in Libia, visita ovviamente saltata.

Bisogna ricordare che i grandi droni, specialmente quelli ad elica, non sono invulnerabili, avendo una traccia radar consistente. Scorazzano nei cieli dei paesi con scarse difese (come l'Afghanistan) ma corrono rischi in altri cieli.

Per quanto riguarda la presenza russa in Libia, bisognerà  pensare come risolverla, specialmente ora che Mosca è impegnata allo spasimo in Ucraina. Ricordiamo come Mosca appoggiasse Gheddafi anche durante la guerra civile, inviando contractor, uno dei dei quali lo trovammo all'ospedale dell'aeroporto dentro un frigo a pozzetto perché i colleghi volevano rimpatriare la salma.

venerdì 26 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  27 AGOSTO (187° giorno)

 

- RUSSI IN DIFFICOLTA' Altro segno dei problemi reali che i russi devono affrontare dopo aver aggredito l'Ucraina. Fonti israeliane segnalano (e mostrano immagini satellitari) che Mosca in agosto ha rimosso una delle batterie di missili antiaerei S-300 che aveva schierato in Siria, facendola rientrare sul territorio nazionale. Il timore è che vi siano attacchi aerei  ucraini e lanci di missili balistici. S'indebolisce il dispositivo di Mosca in Siria per far fronte ad altri impegni anche se l'antiaerea russa non interviene quando i velivoli israeliani sono in azione in Siria, in funzione di un evidente accordo segreto fra i due paesi. I sistemi S.300 erano stati schierati in funzinone anti-turca.

- SOLITI BOMBARDAMENTI Sul fronte i soliti bombardamenti da Kharkiv al mare anche se l'intensità non è quella delle settimane precedenti. Alcuni attacchi terrestri nel Donbas ma tutti bloccati. Sta finendo agosto, mese entro cui Mosca aveva detto sarebbe stato "liberato" il Donbas. I militari attendono rinforzi per lanciare ulteriori attacchi massicci.

- COLPITI TRE DEPOSITI RUSSI Tre depositi di armi ed equipaggiamenti russi sono stati colpiti dall'artiglieria a lunga gittata ucraina che prosegue la sua attività disponendo d'infromazioni molto precise circa la loro consistenza e collocazione. La lina del fronte anche oggi è rimasta invariata. In serata è entrata in azione l'atiaerea a Sebastopoli.

- INCUBO LOGISTICO In Ucraina non mancano i meccanici e gli specialisti in logistica ma la situazione degli equipaggiamenti militari è sempre più complessa, per la varietà di modelli acquisiti o ricevuto come aiuti. Ricordiamo bene quanto accadde  nella ex Jugoslavia dove dai depositi della Difesa Territoriale e della Riserva della Polizia, venne fuori di tutto incluso MG34, MP40 tedesche e i mitra PPsH sovietici, a cui poi si aggiunsero armi da molte parti del mondo, superando l'embargo internazionali (a propsoito d'embarghi e sanzioni). Nel caso dell'Ucraina  si tratta di forniture ufficiali ma, specialmente per le armi leggere e i veicoli, siamo a liste lunghissime. Questo pone dei problemi specialmente con il prolungarsi del conflitto, ricordando che inquesto contesto tutto subisce un logorio maggiore.

 ELEZIONI IN ANGOLA:

CALA L'MPLA E CRESCE L'UNITA


Dopo quasi 50 anni di potere, il regime dell'MPLA inzia a scricchiolare, non per ragioni belliche ma elettorali. Nelle elezioni l'MPLA è passato da 150 a 124 rappresentanti, mentre l'UNITA (che fu di Jonas Savimbi) da 51 rappresentanti è salita a 90. 

Il paese vede il dilagare della corruzione e sembra che l'ex presidente Dos Santos (morto a Barcellona lo scorso 8 luglio) abbia lasciato alla figlia (Isabela nata nel 1973 dal matrimonio con una russa)  circa 3,3 miliardi di Euro, fra conti e beni, in Angola e all'estero, tanto che si parla di lei come della donna più ricca dell'Africa! Tutto questo in un paese dove, nonostante tante risorse, ad iniziare dal petrolio, la popolazione ancora vive male. Recentemente i beni in Angola, Portogallo e Olanda sono stati messi sotto sequestro su iniziativa angolana e portoghese. La guerra civile è finita da 20 anni ma l'MPLA continua a spadroneggiare, cosa che alla fine ha portato all'avanzata dell'opposizione, nonostante i media siano in mano al regime.

 ATTACCO AEREO A MAKALLE'


Dopo mesi di calma relativa, la tregua fra il governo di Addis Abeba e i combattenti tigrini è stata interrotta oggi da un attacco aereo contro Makallé, il capoluogo, che ha provocato morti e feriti tra la popolazione. Che il conflitto non fosse risolto lo si sapeva ma non erano previste azioni di questo tipo. Forse si voleva eliminare qualche dirigente tigrino.

 TENSIONE FRA IRANIANI E USA IN SIRIA

 

Da alcuni giorni è cresciuta la tensione fra iraniani, e milizie ad essi legate, e le forze statunitensi. Vi è stato anche, il 24 agosto. un attacco con razzi contro un avamposto statunitense nei pressi di Der-ez.Zor e l'intervento di elicotteri statunitensi contro i veicoli che si stavano allontanando, con il bilancio di almeno tre miliziani uccisi. Anche oggi sono in corso delle attività con l'impiego di elicotteri d'attacco. La situazione nel paese rimane di conflitto con molteplici fronti e fazioni anche se l'intensità dei combattimenti si è ridotta.



giovedì 25 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  26 AGOSTO (186° giorno)

 

- PUTIN HA BISOGNO DI SOLDATI I vertici russi  ripetono che l'operazione militare speciale sta andando secondo i piani, un'affermazione fideistica (e irrealistica) che ricorda i toni della propaganda sovietica. La smentisce clamorosamente il fatto che la Russia ha pubblicato ieri un decreto in cui si stabilisce l'arruolamento di altri 137.000 militari, portando il totale delle Forze Armate della federazione a 1.150.000 unità. Un incremento non da poco (numericamente equivale a quasi il numerico delle Forze Armate italiane, Carabinieri esclusi), ultimo passo prima del ricorso massiccio dei coscritti al fronte, elemento che creerebbe vari problemi soprattutto d'immagine, in quanto le mobilitazioni sono proprie delle guerre  e non delle "operazioni militari speciali".

In effetti la guerra in Ucraina ha palesato una scarsità di risorse umane, nonostante che nel Donbas sotto controllo russo vi sia la coscrizione obbligatoria. Complice anche le perdite subite, che noi valutiamo inferiori alle stime fatte da Kiev ma sempre consistenti, mancano fucilieri e carristi. Fucilieri e carristi che dovranno essere addestrati, per cui saranno disponibili solo fra qualche mese. Un problema non da poco. 

- PONTE DI BARCONI A KHERSON Il genio russo sta realizzando un ponte di barconi affiancato a quello stradale per consentire il passaggio del fiume, ora qui possibile solo con dei traghetti. Il ponte in cemento, essendo più alto, offre una certa protezione ai missili ucraini ma bisogna vedere cosa accadrà anche perché si tratta di circa 500 metri di lunghezza. I pontoni sono stati trovati nel porto fluviale di Kherson ma non ce ne sarebbero molti altri. Qualcosa di simile lo fecero i croati nel 1993 quando a Maslenica (retroterra di Zara) costruirono un ponte di barconi su un tratto di mare per avere un collegamento terrestre con la Dalmazia, in luogo di traghetti.

- LE FORZE UCRAINE COLPISCONO  IL PONTE Le forze ucraine stanno colpendo il ponte di barconi che i russi stavano realizzando a Kherson, affiancato a quello originale, interrotto da tempo. Avevamo pochi dubbi che sarebbe accaduto. Fra l'altro immagini di fonte russa mostrano veicoli militari e civili a bordo dei traghetti, quasi a farsi scudo con la popolazione. Sono stati colpiti altri bersagli intorno a Kherson. Nel Donbas una caserma di separatisti a Kadiivka è stata ridotta in macerie da quella che sembra una salva di missili sparati da un MLRS. Numerosi i miitari rimasti uccisi o feriti.

SCRAMBLER ITALIANO IN POLONIA 

Nei giorni scorsi, a seguito del potenziale ingresso nello spazio aereo dell’Alleanza di una traccia non riconosciuta proveniente dalla Bielorussia, il CAOC di Uedem (Ger) ha immediatamente allertato una coppia di Eurofighter italiani che erano già in volo, ordinando loro di dirigersi nella zona di operazioni, rimanendo all’interno dei confini polacchi.

Tale prontezza ha permesso alla catena di Comando e Controllo della NATO di verificare la presenza della possibile minaccia e di dimostrare allo stesso modo, in tempi brevissimi, eccezionali capacità di reazione, utilizzando le risorse messe a disposizione dall’Italia con la TFA-P White Eagle rischierata presso la base aerea di Malbork.

In un contesto delicatissimo e complesso come quello attuale sul fianco nord-est della NATO, è di fondamentale importanza l’attività operativa che i piloti dell’Aeronautica Militare italiana svolgono, giorno e notte, senza soluzione di continuità, a supporto della Forza Aerea polacca.

La missione di enhanced Air Policing della NATO, puramente difensiva e non basata su una minaccia specifica, è orientata a preservare l’integrità territoriale dell’Alleanza, con misure di sicurezza modulabili e flessibili, che possono essere incrementate o ridotte a seconda della situazione di sicurezza.

Misure di garanzia sono la continua presenza militare ed una significativa attività nella parte est dell’alleanza da parte dei Paesi della NATO, su base rotazionale.

Queste misure difensive dimostrano la solidarietà collettiva della NATO ed il suo impegno a protezione di tutti i Paesi alleati.

L’Aeronautica Militare è presente in Polonia dal 1° agosto con 4 velivoli Eurofighter F-2000A ed i relativi equipaggi provenienti dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo dell'Aeronautica Militare dipendenti dal Comando Squadra Aerea, che contribuiscono al rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco nord-orientale della NATO.

A supporto della missione degli Eurofighter schierati a Malbork sull’aeroporto Krolewo, sotto l’egida del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’Aeronautica Militare ha predisposto il rischieramento di personale proveniente da numerosi Enti e Reparti della Forza Armata, tra cui il 16° Stormo Fucilieri dell’Aria, una componente il Comando Forze per la Mobilità che offre la necessaria sicurezza e protezione terrestre a personale, mezzi ed installazioni.


  Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  25 AGOSTO (185° giorno)

 

- DI MAIO A KIEV Il ministro degli Esteri italiano è arrivato a Kiev. Si tratta della seconda visita nella captale ucraina. Ora attendiamo i commenti ucraini perché qualcuno spiegherà al politico italiano che da oltre due mesi l'Italia non invia le armi promesse. Proprio ieri, per l'anniversario dell'indipendenza, vari leader mondiali insieme agli aiuti hanno fatto giungere aiuti molto concreti, cosa che non ha fatto il governo in carica, dove non mancano le parole di solidarietà da parte di molti (non tutti) ma senza che si aiuti l'Ucraina a respingere l'aggressione, almeno per quanto sia possibile. Anzi, parlando con alcuni membri delle commissioni interessate, emerge addirittura come raccontino che "abbiamo inviato molti aiuti". Tre cannoni, dicasi tre cannoni, non sono molti, anzi sono pochissimo se si vuol essere seri. Inoltre non ci risulta che sia stato fornito neppure il munizionamento relativo. Solo ieri gli Stati Uniti hanno annunciato la consegna di 245.000 colpi da 155 mm!

Probabilmente qualche politico contava sul fatto che in agosto i militari di Putin andassero in vacanza ma così come loro sono rimasti "al pezzo" (dovendo curare i loro interessi elettorali!), altrettanto hanno fatto i combattenti. 

Non sappiamo se Draghi e Di Maio conoscano il dettaglio delle consegne, in quanto sono "segretate" ma se lo sappiamo noi, lo dovrebbero sapere anche loro, che ne dite? Qui non si tratta di fare discorsi ma di essere molto concreti. Vi sono paesi molto più piccoli, come i baltici, la Norvegia o la Danimarca che hanno fornito molti più equipaggiamenti che non l'Italia (solo la piccola Estonia ha inviato da tempo anche 18 FH-70 oltre ad altro). 

Smentendo tanti commentatori, gli ucraini hanno dimostrato di tener testa ai russi alla sola condizione che possano ricevere aiuti. E il messaggio dei leader occidentali di ieri è stato chiaro. Putin si ritiri altrimenti ne pagherà le conseguenze. Qui non siamo nel 2014/15, quando da occidente non giunse praticamente niente alle forze ucraine, politica rimasta simile per 8 anni (0 carri, 0 cannoni, 0 aerei e via proseguendo). Si è messo in moto una solidarietà che darà all'Ucraina l'opportunità di ribaltare la situazione, considerando che il capo di stato maggiore russo può affermare che:" L'operazione prosegue come previsto" ma sa bene che non è assolutamente vero e rischia il posto, così come è accaduto a tanti vertici russi, accusati di essere responsabili delle sconfitte, ultimo il comandante della Flotta del Mar Nero. 

Negli USA si stanno addestrando piloti per gli F-16 mentre in Polonia è in addestramento il personale di terra per velivoli che darebbero grossi problemi ai velivoli russi, già molto prudenti dopo le perdite iniziali. Già una volta una sfida militare ha portato Mosca al fallimento e forse qualcuno vuole evitare un'altra catastrofe di quel tipo. 

Di Maio dovrebbe recarsi anche a Mosca un passo che altri colleghi europei non hanno fatto. Forse passerà in un colpo clamoroso e almeno in una certa visibilità in vista delle prossime elezioni. Forse per tentare questa politica, i rifornimenti per l'Ucraina sono stati bloccati da mesi. Crediamo che le sue aspettative siano veramente velleitarie così come il ruolo che può giocare.  

- INCONTRO ZELENSKY-DI MAIO Il presidente Zelensky ha ricevuto nel pomeriggio il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sottolineando i rapporti fra i due paesi e in particolare il sostegno del primo ministro Draghi.

- NESSUN CAMBIAMENTO SUL FRONTE Il fronte è rimasto praticamente immutato e proseguono i cannoneggiamenti e il lancio di missili russi verso l'Ucraina anche se a ritmi meno intensi che mesi fa. 

mercoledì 24 agosto 2022


 PRIMO VOLO PER L'AW-249

 

Un passo importante per l'aviazione italiana. Il 19 agosto ha effettuato il primo volo l'elicottero d'attacco AgustaWestland AW-249, macchina destinata a sostituire il famoso AW-129 MANGUSTA, che viene realizzato ora in Turchia su licenza  come T-129 e che questo mese è stato acquistato in 6 esemplari dalla Nigeria. Al volo della mattina ne è seguito un secondo nel pomeriggio, segno che la macchina risponde bene ai comandi.

La nuova macchina ha prestazioni nettamente superiori rispetto al predecessore, costituendo l'unico nuovo elicottero d'attacco in sviluppo oggi in Europa, offrendo capacità operative di tutto rilievo. La nuova macchina risulta nella categoria delle 8 tonnellate e disponendo di 6 punti d'attacco per un carico fino a 1.800 kg (che includono missili SPIKE, razzi guidati da 70 mm e vari altri equipaggimenti) oltre a un cannoncino a tre canne rotanti da 20 mm. Particolarmente ampia sarà la dotazione di contromisure anche di tipo attivo.

Velocità e autonomia sono state migliorate in quanto il MANGUSTA era nato per operare nel corridoio veneto- friuliano e si è ritrovato ad agire in zone desertiche sugli altipiani afghani, spesso su distanze di ben altra consistenza. Il nuovo velivolo interessa vari paesi e si stava cooperando con la Polonia anche se ora Varsavia, sull'urgenza della minaccia russa, sembra dirigersi verso elicotteri statunitensi. Ma siccome ha scelto il nuovo AW-149 (che con l'AW-249 ha in comune propulsori e trasmissione), non è escluso che rimanga nel programma.

Il primo volo era previsto a settembre ma è stato anticipato anche perché si vuole avere presto le prime macchne operative.

Bisogna vedere che fare poi dei MANGUSTA dato che interessano anche di seconda mano molti paesi che devono sostituire i Mi.24 di concezione sovietica o poter disporre di macchine d'attacco disponendo di cifre limitate. AW è in grado di ricondizionarli completamente apportando alcune modifiche. 

  Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  24 AGOSTO (184° giorno)

 

- I RUSSI BOMBARDNO MA NON AVANZANO Questa mattina ci sono i soliti bombardamenti in molti punti del fronte mentre le forze di Kiev hanno colpito l'area della diga-ponte di Nova Kakhovka. Mosca ha lanciato missili anche in profondità ma non sono più i numeri dei mesi scorsi dato che ha ridotto notevolmente le scorte di queste armi, avendone lanciato, da terra, aerei e navi, oltre 2.000 anche di modelli datati.

- STATO DI ALLARME Dato che oggi è la festa della Repubblica Ucraina, le forze di Kiev sono in stato di allerta su tutto il territorio nazionale, temendo azioni di Mosca. Intanto è ripartito il campionato di calcio che si tiene a porte chiuse per ovvi motivi.

- ALTRI TRE MILIARDI DAGLI USA Oggi il presidente Biden, oltre agli auguri per il giorno dell'indipendenza dell'Ucraina ha annunciato l'invio di aiuti per altri 2,96 miliardi di US$. Si tratta di aiuti congrui a cui se ne aggiungono altri di nuovi, come quelli del primo ministro Johnson in visita a Kiev (in particolare UAV) e quelli canadesi. Il flusso di aiuti che ariva tramite il "Sentiero di Zelensky" è sempre congruo anche se la NATO aveva ridotto di molto le scorte. Il presidente Draghi anche oggi ha confermato il sostegno dell'Itaia che però, in pratica (nonostante qualcuno balbetti "basta con tutte queste armi all'Ucraina") è fermo da oltre due mesi. In agosto si blocca tutto. Peccato che i russi siano degli stakanovisti della guerra (Stakanov era un minatore del Donbas eletto ad archetipo dello spirito di sacrificio dei lavoratori dalla propaganda di Stalin) e facciano la guerra anche in agosto. A Kiev attendono a gloria il quarto pacchetto di aiuti italiani dove ci dovrebbero essere altri pezzi FH-70 dopo i 3 (tre!) consegnati a giugno. La crisi economica non aiuta un'attività che implica spese ma siccome il lavoro viene fatto all'interno di stabilimenti militari, i cui lavoratori sono pagati sempre, si potrebbe avere un impegno meno lento nelle consegne. In prospettiva l'Italia potrebbe fornire dei cingolati VCC-1 e dei semoventi M-109 L, mezzi che richiedono tempo per tornare in ordine di combattimento, in particolare per la revisione della parte meccanica.

Il quinto pacchetto di aiuti sarà competenza probabilmente del nuovo esecutivo, quando entrerà in carica. 

- DETTAGLI CIRCA I NUOVI AIUTI USA Il nuovo pacchetto di aiuti statunitensi per 2,96 miliardi di US$ include 

- 6 sistemi missilistici terra-aria ASAMS con una scorta di missili a medio raggio

- 245.000 colpi da 155 mm

- 120.000 bombe da mortaio da 120 mm

- 20 radar per il controfuoco dell'artiglieria

- droni PUMA

- sistema anti-droni

- missili a guida laser (probabilmente da 70 mm) lanciabili da elicotteri.

- addestramento anche per i piloti dei velivoli da combattimento.

Fanno impressione 1/4 di milione di colpi da 155 mm che non arriveranno subito ma che consentiranno adeguati volumi di fuoco. Ora bisognerà pensare anche alle canne di riserva perché il logorio sarà alto. 

- 22 CIVILI UCCISI Un bombardamento dell'artiglieria russa a Chaplyne, fra Dnipro e Donbas, ha causato l'uccisione di 22 civili. E' stato colpito anche un treno. I feriti sono una cinquantina.

martedì 23 agosto 2022

VENDITE DI PARTI DI LEONARO?

NON CI SEMBRA PROPRIO IL CASO

 

Noi non siamo degli esperti di politica industriale né di finanza per cui avevamo una posizione interlocutoria quando abbiamo sentito parlare della cessione da parte di Leonardo della ex OTO-Melara e della sua componente subacquea. 

Non eravamo convinti di questo passo prima ma oggi, con il contesto internazionale completamente cambiato, riteniamo che sarebbe un grave errore.

Perché? Perché il quadro strategico si è letteralmente capovolto e ora i paesi della NATO (in modo massiccio una parte consistente meno altre realtà) hanno capito che la Russia di Putin è una grave minaccia, concretizzatasi tragicamente in Ucraina, volendo attrezzarsi per fronteggiarla. E diciamo subito che questa politica non è solo della Polonia o dei piccoli paesi baltici, che conoscono tragicamente bene il peso di certi stivali, ma anche di nazioni come Finlandia e Svezia che hanno deciso di entrare nella NATO per sentirsi più protetti, facendo grossi investimenti. Si sa dei 100 miliardi tedeschi e ora in tanti cercano di correre ai ripari dopo oltre 30 anni in cui i loro strumenti miitari si erano di molto ridotti in proporzione e "alleggeriti".

Ora si cercano carri, meccanizzati, artiglierie, velivoli da combattimento e unità navali.  Per gli F-35, un sistema non proprio alla portata di tutti, vi è la coda anche davanti alla FACO di Cameri. Serviranno cannoni, semoventi, lanciarazzi, armi antiaeree anche pesanti, cannoni navali, siluri antisommergibili, contromisure subacquee, velivoli ed elicotteri combattimento e via proseguendo. Tutte cose che vengono prodotte a La Spezia o a Livorno o che hanno componenti che da lì provengono, per cui vendere ora non ci sembra proprio il caso anche perché la domanda è in crescita forte.

Prendiamo la guerra subacquea. Sembrava che il contrasto di qualche insidia subacquea fosse limitato all'Iran e a pochi altri casi. Ma i sottomarini sono la principale risorsa della Marina russa che si è rimpicciolita ma è ben presente in vari mari (anche se nel caso del MOSKVA è finita "in fondo al mare"!).

E' noto che il settore navale di OTO-Melara andava meglio di quello terrestre (per questi si era ipotizzata la vendita a Fincantieri) ma vi sono varie componenti che interessano molti paesi, ad inziare da CENTURO II  e FRECCIA, frutto della collaborazione fra Iveco e Leonardo.

L'ARIETE non ha dato i risultati sperati? La colpa è statta dell'Esercito che ha puntato ad un MBT interamente nazionale, pur sapendo di avere pochi fondi. Lo sviluppo si è prolungato, come quello delle PUA, facendo invecchiare il programma.  

 OFFENSIVA IN MOZAMBICO


Dopo diversi mesi in cui erano stati respinti e costretti alla difensiva, subendo non poche perdite, i guerriglieri integralisti che operano nel nord del Mozambico hanno lanciato un'offensiva nel tentativo di riprendere il terreno perso. Non è affatto che ci riescano perché a Maputo sono giunti rinforzi dall'estero, in uomini, equipaggiamenti ed istruttori.

lunedì 22 agosto 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  23 AGOSTO (183° giorno)

 

- RIAPERTA LINEA FERROVIARIA FRA UCRAINA E MOLDAVIA E' stata rissistemata e riaperta una linea ferroviaria fra Ucraina e Moldavia che consentirà l'invio di merci incluso prodotti agricoli oltre a collegamenti per i passeggeri.

- ATTACCHI NOTTURNI Scambio di colpi notturni a livello d'artiglieria e missili. Un missile Kh-31 russo (antinave/antiradar) è stato abbattuto a nord-est di Odessa mentre missili ucraini hanno colpito un deposito di munizioni a Rozdolne, circa 30 km a sud-est di Donetsk. 

- ANCORA CANNONEGGIAMENTI Cannonate russe su Nikopol e razzi su Dnipro questa mattina. 

- ALTRO DEPOSITO SALTA IN RUSSIA Un deposito di munizioni è esploso a Timonovo, 90 km a sud-est di Belgorod. Le autorità locali si sono affrettate a spiegare che le esplosioni siano state dovute "alle temperature troppo alte", una delle pietose bugie che Mosca sembra voler rispolverare dall'epoca dell'URSS. Se le munizioni russe fossero così sensibili cosa accadrebbe quando utilizzate in posti molto più caldi? In realtà è molto probabile che "l'autocombustione" sia stata per così dire "incoraggiata" da qualche incursore ucraino che da settimane colpiscono bersagli in Russia in quanto a Kiev si sono proprio stufati di essere bombardati dagli "omini verdi". Sembra che sia venuto il tempo che anche i russi si accorgano che le guerre sono ricolme di brutte sorprese e che la Russia non è invulnerabile.

Noi avevamo messo in guardia Putin prima dell'inizio del conflitto dalle pagine di RAIDS e ora si sta verificando quanto avevamo previsto. E probabilmente non è che l'inizio, tanto per essere chiari. 

- MACRON: SOSTEGNO ANCHE IN CASO DI CONFLITTO PROLUNGATO Il presidente francese Macron ha dichiarato che Parigi è pronto a sostenere la resistenza ucraina all'invasione russa anche se il conflitto si prolungherà. Il messaggio sembra molto chiaro in quanto ora il regime di Putin spera di stancare i paesi che sostengono Kiev, facendo intravedere l'ipotesi di un lungo conflitto. A Mosca sperano che il prossimo inverno si trasformi in una glaciazione ma per gli invasori il clima, grazie ai rifornimenti di armi inviati in Ucraina, potrebbe divenire "torrido" sotto un diluvio di colpi di armi sempre più moderne.

Un piccolo esempio. La Germania invierà munizionamento da 155 mm Leonardo VULCANO all'Ucraina. Lo sapete cosa significa? Che con un PzH.2000 sarà  possibile colpire un bersaglio a 80/90 km con un errore circolare medio (CEP) di 5 metri!! Gli ucraini terranno 20/30 km dentro le proprie linee i semoventi e potranno colpire posti comando, depositi di munizioni, batterie antiaeree e qualsiasi altro obiettivo nel raggio di 60 km, con il vantaggio che qualcuno dall'alto, molto in alto, osserverà tutto con una definizione in grado di vedere un singolo militare, fornendo le coordinate esatte dei bersagli. E gittate e precisioni simili hanno i missili HIMARS, che hanno già fatto vedere cosa sanno fare. A proposito, la loro produzione annua è già salita da 9.000 a 10.000 armi all'anno mentre vari paesi della NATO stanno ordinando nuovo munizionamento per l'artiglieria. Ci si sta preparando a uno scontro sul lungo periodo ricordando che alla fine l'URSS, che aveva ben altra determinazione, alla fine collassò proprio nella corsa militare contro la NATO. Putin, che pure quei tempi ha vissuto, non lo capirà mai ma qualcuno in Russia inizia a fare quattro conti anche sulla base delle perdite subite fin qui.

- SOSTEGNO PERLA CRIMEA UCRAINA Anche con una certa sorpresa, una serie d'importanti leader di vari paesi hanno confermato che l'Ucraina deve tornare in controllo dell'Ucraina. Fra essi Macron, Biden, Johnson, Schultz, Draghi ma anche, abbastanza a sorpesa, anche Erdogan, il leader turco che ha fatto anche da mediatore per certe vicende. Se la Turchia appoggia militarmente Kiev, potrebbe essere un fattore importante. Dalla Turchia sono appena giunti 50 mezzi blindati ruotati 4x4 BMC KIRPI. Ovviamente per putin si tratta di pessime notiziein quanto lui richiede la Crimea intangibile sotto il controllo russo. E anche l'atteggiamento di Erdogan dovrebbe farlo riflettere ma dubitiamo che lo faccia prima di aver subito forti rovesci militari.

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  22 AGOSTO (182° giorno)

 

 - CANNONEGGIAMENTI E ATTACCHI Soliti cannoneggiamenti, in particolare sulla parte meridionale e orientale del fronte. I russi hanno lanciato diversi attacchi nel Donbas che avevano detto che avrebbero conquistato entro agosto, cosa che sembra molto difficile anche perché le perdite stanno crescendo nonostante il cambio della tattica delle truppe di Mosca, che ora si fanno procedere da imponenti bombardamenti, da terra e dall'aria.

- TIRI SUL PONTE Il ponte di Antonivsky a Kherson, è ancora sotto tiro da parte dei lanciarazzi ucraini. Può essere anche che si miri ai traghetti che trasportano equipaggiamenti militari e mezzi civili attraverso il Dnipro. Uno o più mezzi sul ponte sono stati incendiati.

- SEMPRE ALTI I RISCHI PER LA CENTRALE Alcuni colpi sono giunti nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, da marzo sotto controllo ucraino. E' da settimane che il problema si è aggravato ed è spuntato fuori anche un video in cui si notavano veicoli militari con la famosa "Z" all'interno di uno dei grandi edifici della struttura, cosa che ha creato problemi ai russi che però si rifiutano di cederne il controllo ad un ente terzo che eviti micidiali incidenti.

- ANCORA UN DEPOSITO Immagini confermano che è stato colpito un nuovo deposito di munizioni nei pressi di Nova Khakovka, dove si transita sul Dnipro. Oramai sono oltre quaranta i depositi di questo tipo centrati in poche settimane, spesso con gravi danni. Oggi ne è stato colpito un altro a Donestsk. 

- ESPLOSIONI A SEBASTOPOLI Dopo il tramonto sono state udite varie esplosioni a Sebastopoli.