martedì 4 settembre 2018

AGGIORNAMENTO SUI COMBATTIMENTI A TRIPOLI

Anche oggi si è combattuto a Tripoli. Personale della 7a Brigata si trova circa 6 km a nord dell'Aeroporto di Tripoli International, (chiuso dal 2014). Colpi, in particolare razzi da 122 mm, continuano a giungere in pieno centro. Probabilmente si tratta di tiri di disturbo ed è stato incendiato un deposito di carburante vicino all'ambasciata statunitense (chiusa da tempo). Sono fuggiti anche 1.800 immigrati clandestini che si trovavano in un centro di detenzione, creando ulteriore confusione. Sono a rischio in quanto la popolazione non è amichevole verso di loro. Alcuni rifugiati siriani si sono imbarcati verso il Libano, volendo tornare in patria, vista la situazione complessiva. 
Le milizie di Misurata, tradizionalmente meglio organizzate, si sono schierate in città ma la situazione rimane di grande confuasuione e il governo Saddaj non appare in grado di gestirla data la sua endemica debolezza.
Vi è anche il rischio che i trafficianti di uomini approfittino della confusione per lanciare in mare altre fatiscenti imbarcazioni, per cui sarebbe fondamentale impedire ogni possibile partenza non autorizzata per impedire il solito giochino dei finti naufraghi che poi bisogna portare in Italia. Soccorso in mare ma riaccompagna mento in costa.
Ricordiamo che nel 1997, in Albania, il governo Prodi autorizzò la messa fuori servizio d'imbarcazioni che venivano utilizzati per i tragici clandestini verso l'Italia. 
Da segnalare anche, oltre ai soliti voli di velivoli pilotati e UAV statunitensi, anche due C-130 delle forze speciali in volo fra Creta e la Libia. 
Alcuni emittenti hanno mandato in onda filmati che mostravano scontri urbani in Libia. Alcune mostravano la presenza di montagne, che intorno a Tripoli proprio non ci sono! In realtà si trattava di combattimenti a Derna.

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