domenica 2 settembre 2018

NUOVO CESSATE IL FUOCO A TRIPOLI  
STATO DI EMERGENZA


E' stato firmato un nuovo cessate il fuoco fra le fazione che durante l'ultima settimana si sono affrontate nei sobborghi di Tripoli. In  particolare la 7a Brigata controllano l'aeroporto internazionale di Tripoli (chiuso dopo i gravi danni subiti nel 2014) e e la caserma Yaornuk, più a nord, avendo respinto un contrattacco da parte dalle milizie che controllano Tripoli.
Il presidente Sarraj ha dichiarato lo stato di emergenza ma è risaputo che il suo potere sul campo è molto limitato
Potrebbe essere l'inizio di una nuova fase in quanto le forze impegnate sono vicine a quelle di Misurata ma anche del generale Haftar e potrebbero prendere il controllo della capitale. La situazione in città è di estrema confusione con gruppi di miliziani e di banditi che si fronteggiano.
La nave italiana presente in porto è pronta a prendere a bordo il personale dell'ambasciata e prendere il largo, se la situazione peggiorasse. Di rinforzo all'ambasciata vi è un piccolo distaccamento del Reggimento TUSCANIA. Sono pronte ad intervenire anche altre componenti, in parte a bordo di unità navali, per agevolare l'operazione di evacuazione.Inoltre piani d'emergenza esistono anche per il contingente presente a Misurata, qualora fosse deciso il suo ritiro, cosa che per ora sembra meno probabile.
Intanto, approfittando dei combattimenti, 400 detenuti sono fuggiti dalla prigione di Huge, alla periferia di Tripoli.

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