sabato 25 agosto 2018

RIVOLGIMENTI NELLA DIFESA AFGHANA:
CRITICHE AI VERTICI


Il presidente afghano Ghani non è per niente contendo di come le forze di sicurezza hanno gestito alcune recenti situazioni, in particolare nelle difese delle città di Farah e Ghazni, attaccate dai talebani, e ha chiesto le dimissioni del Consiglio di Difesa nazionale, ad iniziare dal ministro della difesa, quello degli interni e il capo dei servizi d'informazione (l'NDS).
In effetti i talebani hanno sorpreso i difensori in alcuni loro attacchi, penetrando all'interno dei centri urbani, penetrazione effettuata, in modo clandestino, già in precedenza. Le forze di sicurezza si sono battute bene ma vi è stata una grave sorpresa iniziale, palesando limiti ai servizi d'intelligence e nella sorveglianza, divenuta troppo abitudinaria specialmente in certe circostanze.
Critiche ha sollevato anche il fatto che i talebani hanno sparata una trentina di colpi di mortaio nel centro della capitale, utilizzando due mortai trasportati in in città. Vi sono stati dei problemi anche in altre zone.
Servono misure più decise e maggiore attenzione, in quanto la popolazione è sempre esposta all'azione dei talebani.
A nostro avviso è necessario un cambio di passo nelle operazioni, ricercando la collaborazione internazionale che, d'altro canto, non garantisce l'inevitabile successo. 
Certi errori sono stati segnalati anche dai contingenti internazionali che operano nel paese.

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