lunedì 20 agosto 2018

IL CASO DICIOTTI E LA POLITICA SUI FLUSSI CLANDESTINI ITALIANA

La vicenda è nota. Nave Diciotti, un pattugliatore d'altura della Guardia Costiera, ha raccolto in mare oltre 170 clandestini e ora deve sbarcarli in Italia.
Prendersela con Malta non serve a niente in quanto i piccolo arcipelago non ha dove mettere questa gente ed è inutile insistere. I "simpatici" europei che ci chiedono di prendere tutti gli africani che si staccano dalla costa, hanno responsabilità maggiori ma è chiaro che, salvo casi occasionali, non vogliono prendersi altri clandestini, di cui non  si sa niente, visto che fra essi vi sono anche personaggi pericolosi se non terroristi.
L'Italia fornirà altri 12 pattugliatori alle forze navali di Tripoli (e ricordiamoci di fornire mezzi anche al generale Haftar perché rischiamo di creare tensione con la principale componente libica, che controlla anche due piccoli tratti costieri a occidente di Tripoli) e spetta ai libici, con il supporto internazionale, stroncare questi traffici. Qui serve un pattugliamento aeronavale ai margini delle acque e dello spazio aereo territoriale libico. Con velivoli come gli ATR-72, i più piccoli ATR-42 o i teleguidati, e le unità navali, si possono individuare certi traffici non appena si iniziano a caricare i battelli. A questo punto dovrebbero intervenire le unità libiche che riporterebbero a terra gli incauti clandestini, stroncando anche certi traffici.
Se arretriamo più a nord il nostro dispositivo, i trafficanti utilizzeranno battelli più grandi per spingerli verso le nostre acque, salvo poi mandare SOS che vanno raccolti. Molto meglio bloccarli subito e farli tornare indietro.
Circa il concetto di "porto sicuro", a noi quello di Tripoli ci sembra sicurissimo, facendo notare che questi persone scelgono di andare in Libia volontariamente, per cui ci possono essere anche riaccompagnati.
Nell'occasione segnaliamo la necessità di ordinare subito altri velivoli da pattugliamento ATR-72, proprio per assicurare un pattugliamento continuo, sfruttando anche i velivoli della Guardia di Finanza (che ha appena ricevuto un ATR-72 che si aggiunge ai più piccoli ATR-42) e della Guardia Costiera (ATR-42). Gli ATR hanno una cupola optronica munita di camera termica, ricordando che le spiagge libiche di norma sono deserte per cui un ammassamento di persone è sospetto e indica attività illegale, specialmente nelle ore notturne. Il tratto da pattugliare non è immenso e l'operazione è fattibile con costi ragionevoli.

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