domenica 19 agosto 2018

LA SITUAZIONE IN IRAQ
 
 
Se ne sente parlare molto meno, già un indice positivo dopo anni di continui fatti drammatici. In effetti, dopo la drammatica situazione creatasi per l'offensiva del gruppo integralista di Daesh, la situazione è, seppur faticosamente migliorata. Oramai questo gruppo integralista è ridotto ad una piccola sacca a nord-est di Tikrit (zona sempre problematica) e ad una zona desertica nei pressi del confine con la Siria. 
La sicurezza nel paese è decisamente migliorata anche se ancora vi sono problemi, legati anche alla difficile situazione economica. Il paese cerca di ripartire, intanto proprio dalla sicurezza e poi riprendendo la normale attività produttiva. Il Kurdistan è sempre regione autonoma anche se Baghdad ha ripreso il controllo di certe aree intorno a Kirkuk. La regione gestita dai kurdi è di gran lunga la più stabile e quella dove l'economia sta dando i risultati migliori.
Si è iniziato a ricostruire Mosul ma le distruzioni sono state immense. 
I militari italiani sono sempre sul posto anche se ci chiediamo quando mai potremo visitarli, dopo il blocco imposto ai giornalisti dal precedente esecutivo. Comunque hanno guadagnato un grosso prestigio e, cosa importante, da parte di tutte le realtà del paese, dagli sciiti ai sunniti fino ai kurdi.
La presenza contemporanea di forze statunitensi e iraniane è motivo di preoccupazione, specialmente ora che la minaccia di Daesh, che aveva imposto certe alleanze "di fatto", si sta dissolvendo. 
Si tratta di equilibri molto delicati, legati anche al quadro internazionale della regione. Certo il paese è stremato da 15 anni di guerre, guerriglie e terrorismo. Non che il periodo precedente fosse stato tranquillo. A settembre ricorre il 38° anniversario dell'inizio della guerra contro l'Iran e il 30° della fine del medesimo, con un bilancio di circa 1 milioni di morti.
Dopo l'esperienza drammatica dell'offensiva di Daesh, la gente vorrebbe della stabilità e delle possibilità di sviluppo. Il paese ha grossissime risorse petrolifere e con queste sicuramente potrebbe assicurarsi un buon livello di vita. 
Quello che stupisce è come le Nazioni Unite, anche in questo caso, perfino davanti alla minaccia di Daesh, abbiano fallito un qualsivoglia apporto per la pace.

Nessun commento:

Posta un commento