venerdì 15 settembre 2023

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  16 SETTEMBRE

 

- L'AVANZATA UCRAINA A SUD DI BAKHMUT Gli ucraini hanno completamente "livellato" il saliente russo a sud di Bakhmut, attestandosi lungo la ferrovia. L'avanzata è stata lenta e forte la resistenza russa ma le perdite di Mosca risultano elevate. In particolare la 72a Brigata Meccanizzata russa ha avuto perdite molto forti impegnandosi in una resistenza rigida che ha poco senso in questi spazi caratterizzati da piccoli villaggi. Prendiamo Advyinka. Le circa 80 abitazioni sono state interamente demolite e l'artiglieria ucraina ha picchiato duro e preciso, infliggendo perdite molto alte, risultando localmente superiore a quella russa, grazie alla disponibilità di radar per individuare rapidamente le artiglierie avversarie e il largo ricorso ai droni. Irrigidirsi su queste posizioni è un non senso tattico, facendo "bruciare" risorse preziose, dovendo considerare che neppure quelle russe sono infinite.

- I DANNI A SEBASTOPOLI Immagini sul posto e da satellite ci hanno mostrato l'entità dei danni delle due unità russe colpite nei bacini a Sebastopoli. La nave da sbarco MINSK ha avuto a bordo un grave incendio che l'ha devastata. Vista la sua età, difficile che valga la pena ripararla anche se ora Mosca si trova a corto di unità da sbarco, con alcune unità in servizio molto vecchie.

In alto il sottomarino Rostov na Donu e sotto il secondo bacino con la nave da sbarco Minsk. Entrambi hanno subito danni gravisissimi
 

Il sottomarino Classe "Kilo" ROSTOV NA DONU è stato raggiunto. da uno STORM SHADOW a prua dove ha provocato un grande squarcio. Ma tutta la parte anteriore dello scafo resistente probabilmente ha avuto irreparabili defomazioni permanenti e andrebbe sostituita. Sicuramente anche la componente eletronica ha subito gravi danni e dubitiamo che valga la pena riparare il battello, comunque fuori servizio per anni.

Ora i  i russi hanno un ulteriore problema. Le due unità occupano due importanti bacini che servono per le manutenzioni e dovranno essere resi disponibili per i normali cicli di riparazione per le altre unità. Probabilmente verranno messe in grado di galleggiare e trasferite altrove ma ci vorrà del tempo, rallentando i lavori programmati.

Se il conflitto procede così, il potenziale bellico di Mosca sarà considerevolmente ridotto, rendendo più difficile altre avventure militari, finendo per far essere  più prudenti anche chi ha intenzioni simili. Per l'Europa si tratta quindi anche di un investimento politico dopo anni di leggerezze e gravi errori di valutazioni. I russi sembrano non aver capito che le forze armate della NATO possono avere grossi problemi con guerriglie come quella in Afghanistan ma in ambito convenzionale posseggono una netta superiorità tecnologica.

SGOMENTO RUSSO Il ripetersi di gravi sconfitte navali, proprio il settore in cui i russi avevano la maggiore superiorità, sta seminanado lo sgomento fra la popolazione russa della Crimea. L'ammiraglia della Flotta del mar Nero affondata, i sottomarini colpiti anche dentro Sebastopoli, depositi in fiamme, e via proseguendo, stanno incidendo sul morale anche perché tutti sanno che gli ospedali sono pieni di feriti. Senza l'acqua del bacino di Nova Kakovka, l'agricoltura di gran parte della penisola è compromessa e si teme per i rifornimenti idrici per la popolazione. Non vi è niente di peggio che un conflitto che era stato presentato come poco più di una passeggiata che si trasforma in sconfitte e problemi per la popolazione. Ha fatto impressione la nomina di un tataro di Crimea come nuovo ministro della Difesa ucraino, un segnale chiarissimo da parte ucraina. Ai caduti in mare si aggiungono quelli dei reggimenti di fanteria di marina russi (i "baschi neri")  impegnati al fronte. Mosca bombarda la popolazione con una propaganda continua che rievoca la II Guerra Mondiale e anche sulle unità russe si rivedono anche le bandiere della Marna sovietica ma questi russi non sono quelli del 1941 come abbiamo già sottolineato in passato. 

- CORVETTA DANNEGGIATA Prosegue  la serie nera per la Marina russa. Ieri ci era giunta la notizia che una moderna corvetta russa, la SAMUM (classe"Bora", due unità costruite, in servizio dal 2000, 1050 tonnellate, 8 missili antinave e un pezzo da 57 mm), fu colpita durante un'azione di droni navali ucraini ma non avevamo  avuto conferme. Oggi è giunta da Sebastopoli l'immagine dell'unità assistita da due rimorchiatori. L'unita appare inclinata a sinistra e appoppata. Sta di fatto che l'unità viene rimorchiata, per cui vi sono problemi alla propulsione. Un altro colpo per la flotta di Mosca che, per il rischio di altri colpi, probabilmente rimuoverà le unità migliori dalla grande base.

- LE CONDIZIONI DI KADYROV Circolano voci circa   le non buone condizioni di salute del capo ceceno Kadyrov.

- MOVIMENTI SUL DNIPRO Non si hanno notizie precise ma qualcosa di grosso sta accadendo sul fronte del fiume Dnipro. Gli ucraini hanno portato avanti rinforzi nelle isole dell'estuario e nell'area di Kherson. A nostro avviso l'area si presta a qualche importante iniziativa dato che i russi hanno forze relativamente ridotte, convinti che il fiume costituisca un grosso ostacolo. Sappiamo che gli ucraini hanno realizzato e adattato barche e barconi per operazioni fluviali, pianificando molti punti d'imbarco e di sbarco, per rendere più difficili le contromisure russe. Alle spalle dei reparti russi, vi è una grande pianura con pochi villaggi e poca vegetazione. Inoltre i reparti più a occidente rischiano di rimanere tagliati fuori. A nostro avviso da qui potrebbero venire delle importanti novità.

- DUE SISTEMI KUB DISTRUTTI Due batterie di missili antiaerei KUB (SA-6) sono state gravemente danneggiate dai missili da 227 mm statunitensi. Una era in campo aperto mentre l'altra si nascondeva negli edifici di un centro abitato, in entrambi i casi del Donbas. Le due azioni sono state colte da droni da ricognizione. I russi continuano ad avere molte perdite in fatto di mezzi nonostante siano sulla difensiva.

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