lunedì 11 settembre 2023

  Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  12 SETTEMBRE

 

- GLI UCRAINI LIBERANO OPYTNE Le forze ucraine hanno rioccupato il villaggio di Opytne, subito a nord dell'aeroporto di Donetsk. Questa manovra, praticamente alla periferia della più importante città occupata e mantenuta dai russi dalla primavera 2014, ha lo scopo evidente di richiamare unità da altri fronti. Nonostante la propaganda, Mosca deve amettere che non è riuscita ad allontanare gli ucraini neppure da questa città.

- REFERENDUM RIDICOLI Mosca tenta di dare il crisma della legalità alla sue occupazioni. Ora ha indetto nuove elezioni anche nei territori occupati, magari con i combattimenti a pochi chilometri. Emblematico che i votanti inseriscano nelle urne le schede aperte, a far palesemente vedere per chi hanno votato, ovviamente facendo mancare una delle regole della democrazia, per la quale il voto deve essere segreto.

I referendum di questo tipo non hanno portato fortuna a Mosca. Lo scorso anno, dopo l'ovvio plebiscito di simili "elezioni", dovettero abbandonare Kherson e un territorio enorme oltre il Dnipro. Ora Putin si accontenterebbe di rimanere sulla sponda orientale del grande fiume ma da mesi l'iniziativa è agli ucraini che avanzano. 

- ALTRI RUSSI MOBILITATI La Russia si appresterebbe a mobilitare fra i 400.000 e i 700.000  uomini per le esigenze del conflitto. Non è un passo semplice in quanto intanto serve molto equipaggiamento (che scarseggia già, visto gli elmetti risalenti alla II G.M. che vengono distribuiti ad una parte dei militari) e poi si tratta di un provvedimento altamente impopolare. La Russia di oggi non è l'URSS di Stalin quando il dittatore riusciva ad imporre qualsiasi decisione. Putin cerca di preservare le risorse umane della parte occidentale del paese e delle grandi città ma le perdite sono state troppo alte. In particolare si segnala un calo verticale del morale delle cosiddette repubbliche popolari del Donietsk e di Lughansk. Qui sono stati mobilitati tutti gli uomini validi ma in 9 anni di conflitto le perdite sono state molto forti, senza che la situazione sia migliorata. Mosca invia queste unità su tutti i fronti ma subiscono troppe perdite e la disciplina sta venendo meno anche perché molti dei mobilitati a casa hanno famiglia e non sono certo giovani. I recenti fatti, con la rivolta di Prigozhin e la successiva sua eliminazione, hanno scosso parte della popolazione russa nonostante il martellamento della propaganda di regime, senza che si dia spazio ad una sola voce dissonante. Al di là del sentirsi ripetere che "tutto sta andando secondo i piani", un numero crescente di persone si chiede che cosa sta realmente accadendo e quali sono le prospettive. Fra chi è un benestante, l'avversione alla guerra cresce continuamente, stante i problemi che crea anche se quasi tutti pubblicamente appoggiano Putin, il quale sa bene che in mezzo a loro vi è chi pensa di toglierlo di mezzo, non tanto per amore della democrazia quanto dei propri interessi.

- I RUSSI ABBANDONANO KLISHIVKA Le forze russe hanno abbandonato le ultime case di Klishivka che ancora occupavano, a sud di Bakhmut. Gli altri fronti sono praticamente fermi. 

_ PRECIPITA UN SU.24 RUSSO Un velivolo da attacco russo Su.24 è precipitato oggi con la morte dei due membri d'equipaggio, non lontano dal confine con l'Ucraina. Non è chiaro se si è trattato di un incidente o di unabbattimento.  

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