giovedì 26 luglio 2018

SIRIA: STRAGI DELL'ISIS



In una serie di attacchi terroristici nella parte sud-orientale della Siria, Daesh ha (per ora) causato ben 252 morti. Si è trattato soprattutto di ordigni esplosivi fatti esplodere in luoghi affollati di piccole località, in particolare nella cittadina di Sweida e nei suoi dintorni. Si è trattato di attacchi suicidi e con armi da fuoco.
Durante il funerale di alcune delle vittime, vi sono state forti manifestazioni di protesta. La gente accusa il governo di proteggere adeguatamente solo alcune zone, come Damasco e la fascia costiera, trascurando altri settori. In certe piccole località, i terroristi sono andati a colpo sicuro, uccidendo persone ritenute sostenitrici del regime di Assad o facente parti della sua struttura di sicurezza.
In realtà la situazione nel paese rimane drammatica dipo 7 anni di guerra. Il paese è ricolmo  di armi ed esplosivi mentre le forze disponibili sono limitate per controllare territori che hanno visto flussi reiterati di masse di profughi che ne hanno sconvolto il tessuto sociale del paese.
Oramai sconfitto territorialmente, Daesh e sicuramente in grado di lanciare azioni di questo tipo disponendo di molte cellule segrete.
Sembra che invece abbia funzionato la cinturazione internazionale per ridurre al minimo i flussi di integralisti stranieri che dalla Siria hanno tentato di raggiungere i loro paesi di provenienza, ad iniziare dall'Europa. Ovviamente la guardia deve rimanere alta in quanto le nostre società rimangono vulnerabili a questa minaccia e anche nei flussi di clandestini potrebbero celarsi, come già avvenuto, dei terroristi.

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