domenica 8 luglio 2018

AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE IN AFGHANISTAN



In Afghanistan si sta trattando ancora fra forze governative e talebani mentre l'attività operativa è diminuita. I talebani sembrano aver compreso che il potenziamento delle forze di Kabul potrebbe portare loro grossi problemi così come l'arrivo di rinforzi internazionali.
Intanto i talebani hanno lanciato una serie di attacchi contro le posizioni tenute da Daesh nel paese, ottenendo alcuni successi. I due gruppi radicali si combattono senza esclusione di colpi.
Analizzando le armi e gli equipaggiamenti catturati è emerso che questi continuano a provenire da Iran, Russia e Pakistan, una serie di vie di rifornimento, per esempio di visori notturni (seppur di vecchio modello) che si vuole chiudere.
Gli Stati Uniti stanno cercando di ottenere il rafforzamento di alcuni contingenti che operano nel paese, adatti per l'addestramento delle forze locali.
Sono giunti altri elicotteri UH-60 BLACK HAWK alle forze di Kabul e altri velivoli di attacco leggeri TUCANO, che si stanno rivelando validi per colpire le milizie ostili e molto meno complessi da gestire che non i reattori, con i loro costi elevati.
Qualcuno ha indicato una presunta supeeriorità in alcuni settore dei Mi.17 rispetto ai BLACK HAWK, in particolare per la volumetria interna e e la semplicità. I Mi.17 sono elicotteri molto più pesi e meno agili del velivolo statunitense che può avvalersi anche del gancio baricentrico inferiore. La tecnologia russa è semplice ma vecchia. Funziona bene ma ha limiti ben precisi. Magari servirebbero degli elicotteri occidentali (anche di seconda mano) più grandi. Possiamo pensare a vecchi SEA KING ricondizionati e pilotati e gestiti da personale a cotratto, utili per certe missioni dove serve maggiore potenza e maggiori spazi interni. Del resto i Mi.17 rimarranno in servizio sicuramente ancora a lungo e non è certo impossibile procurarsi i pezzi di ricambio anche senza l'avvallo di Mosca.

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