giovedì 26 luglio 2018

MOMENTANEA SOSPENSIONI DEI TRAFFICI ATTRAVERSO  IL MAR ROSSO
 DEI PRODOTTI PETROLIFERI SAUDITI



Dopo l'attacco di ieri contro una petroliera saudita a largo  delle coste yemenite, attacco su cui ancora non si hanno notizie più approfondite (comunque i danni sono stati leggeri), la compagnia di stato saudita ha deciso un momentaneo stop all'invio di sue unità attraverso il Mar Rosso. Un attacco simile si era registrato in aprile, sempre con danni molto ridotti. Secondo altre fonti sembra che si sia trattato di due attacchi su due unità diverse che però hanno avuto danni leggeri.
Si tratta di un problema piuttosto serio, specialmente per noi europei.
Non si è ancora capito se si tratta di una mossa per poi giustificare ulteriori offensive contro le milizie houthi o di una difficoltà oggettiva. Il dubbio viene perché la coalizione anti houthi avrebbe le unità navali per far scortare le navi in transito nel breve tratto dove gli attacchi possono avvenire, in acque che non sono certo oceaniche.
Probabilmente i sauditi vogliono chiudere la questione che si trascina da tre anni mentre ancora non cessa il lancio di missili balistici, a corto e medio raggio, contro le sue città anche se il sistema PATRIOT per ora ha sventato danni significativi.
Come potete leggere nella sezione RAIDS ITALIA, l'Arabia Saudita ha appena ordinato 4 fregate negli stabilimenti statunitensi di Finmeccanica. In effetti ha bisogno di potenziare la sua componente navale visto che opera su mari ristretti (Mar Rosso e Golfo), dove i traffici possono essere attaccati ancheda piccole unità navali, come si vide negli Anni '90.
Al Quds, le forze speciali dei guardiani della rivoluzione, hanno dichiarato che il Mar Rosso non è più sicuro per la presenza delle unità statunitensi. Dichiarazioni che non fanno che aumentare la tensione nell'area, importante anche per il commercio italiano.

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