domenica 4 settembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  5 settembre (196° giorno)

 

- TRAGHETTI SUL DNIPRO Il genio russo sta operando sul fiume Dnipro con elementi da ponte spinti da motobarche. Non è solo un traffico diretto da una sponda all'altra, la via più breve ma anche quella più facile da colpire. I russi hanno creato una serie di rampe o, come a Kherson, sfruttano quelle preesistenti per trasportare armi e rifornimenti, ricordando che non tutta  la sponda orientale del fiume è transitabile, in quanto vi sono laghi e acquitrini, nonche "Yazoo River" vale a dire corsi d'acqua paralleli a quello principale. Ovviamente il momento migliore per colpire questi bersagli è quando sono fermi per imbarcare e sbarcare i veicoli. Specialmente la prima operazione richiede abbastanza tempo, specie se condotta di notte. O satelliti vedono tutto (anche quelli civili) e possono far intervenire l'artiglieria a lunga gittata. Già diversi pontoni sono stati affondati. Mosca ne ha una scorta enorme mentre meno numerosi sono gli specialisti del genio pontieri che hanno già avuto perdite consistenti.

- A KHERSON SI SPARA Qualcuno ha messo in relazione i colpi di armi leggere che si sentiva in città a Kherson, con l'avanzata ucraina, dicendo che i colpi si sentono anche a 10 km di distanza, cosa che non ci risulta. A 5 km già non si sente un elicottero che vola vicino al suolo. In realtà all'interno di Kherson ci sono state delle azioni a fuoco. Potrebbe essere stata qualche sentinella così come qualche azione di guerriglieri ucraini. In città comunque i russi si devono guardare le spalle mentre vari collaborazionisti hanno già abbandonato la città temendo l'arrivo delle forze di Kiev.

- UNITA' RUSSE IN MEDITERRANEO A fine agosto l'incrociatore lanciamissili ADMIRAL USTINOV (una delle due unità Classe "Slava" in servizio dopo l'affondamento del Moskva lo scorso aprile) ha lasciato il Mediterraneo dove ha operato per diversi mesi, avendo urgente bisogno di lavori. Ai primi di settembre è entrato in Mediterraneo il sottomarino a propulsione nucleare K-560 SEVERODVINSK, munito di missili da crociera. Le unità russe sono strettamente controllate da quelle della NATO.

- ANCORA BOMBE SU ZAPORIZHZHIA L'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata raggiunta ancora da vari ordigni. Nel complesso da alcuni giorni vi sono fissi due rappresentanti dell'Agenzia dell'Energia Nucleare ma i colpi arrivano lo stesso. A questo punto bisogna essere chiari. Non crediamo proprio che, avendo ben presente la Cernobyl nel 1986, gli ucraini abbiano non diciamo l'interesse  ma neppure il pensiero di causare danni all'impianto anche se è palese che i russi vi abbiano collocato mezzi militari per ripararli dal fuoco avversario. L'impressione è che Putin voglia far pressione, minacciando un incidente, su Ucraina ed Europa. Nell'area operano anche elementi della resistenza ucraina mentre forze speciali ucraine hanno passato il Dnipro nella zona, colpendo alcune installazioni. Mosca intanto ha disconnesso la centrale dalla rete ucraina. Il problema della centrale avrà sicuramente una importanza crescente.

Intanto anche oggi l'antiaerea russa ha sparato missili sulla costa occidentale della Crimea, temendo nuovi attacchi.

- COLPITO DEPOSITO DI S-300 Un deposito di missili antiaerei S-300, utilizzati per colpire Kharkiv, è stato centrato nei giorni scorsi da missili HIMARS. Il fatto notevole è che il deposito era in Russia, nell'area di Bielgorod. Questo fatto indicherebbe che gli ucraini, almeno in certe situazioni, sono autorizzati ad utilizzare i missili anche contro bersagli in territorio russo; pessima notizia per Putin. Probabilmente l'autorizzazione è pervenuta perché da mesi i russi tirano ordigni su Kharkiv per terrorizzare la popolazione.  

- ALTRI 48 SEMOVENTI KRAB PER LA POLONIA Visto il ruolo dell'artiglieria russa e il parco di armi disponibili (enorme anche se vecchio in larga misura), la Polonia ha deciso di ordinare all'industria nazionale altri 48 semoventi da 155/52 mm KRAB, 18 dei quali sono stati forniti a Kiev. 

- COLPITO IL PONTE MILITARE A DARIVKA Il ponte galleggiante che i militari russi avevano realizzato a Darivka, per sostituire qullo preesistente sul fiume Inhulets, è stato colpito e interrotto dalle forze di Kiev, isolando le due parti della testa di ponte.

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