lunedì 19 settembre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI  19 settembre (210° giorno)

 

- ATTACCHI RUSSI CONTRO L'ENERGIA IN UCRAINA

E' in corso una vera e propria campagna russa contro le installazioni idroelettriche e la rete elettrica ucraina. L'obiettivo è quello di creare problemi a tutte le attività, industriali e civili, in un momento delicato. L'Ucraina era un grande produttore ma ora si cerca di metterla in difficotà, in vista anche dell'inverno. 

- GLI UCRAINI ENTRANO NELL'OBLAST DI LUGHANSK Le forze ucraine sono entrate nell'oblast di Lughansk da poche settimane controllato al 100% dai russi. Oggi hanno occupato il villaggio di Bilohorivka, ad appena 4 km da Lysychansk. Difficilmente i russi riusciranno a tenerla in quanto si trova sulla sponda destra del fiume Sievero Donetsk, contro cui le forze di Kiev stanno spingendo i russi. L'artiglieria di Kiev si sta rivelando ora superiore a quella russa, infliggendo forti perdite. Secondo fonti anche russe, gli ucraini avrebbero passato il fiume poco più a nord (dove un tentativo russo in senso contrario venne bloccato con perdite molto alte), tanto che fonti russe parlano di aver respinto un attacco a Kreminna. Si stanno ampliando anche le due teste di ponte ucraine oltre il Sievero Donetsk intorno a Lyman che si stanno unendo. In questo fronte i russi sembrano sempre in difficoltà e non riescono a tenere il fronte. 

L'artiglieria a lungo raggio ucraina ha colpito un punto di concentramento delle forze russe a Nova Kakhovka, l'aeroporto di Melitopol e una caserma a Khadivka dove è andato a fuoco il parco mezzi. Il panico sembra serpeggiare fra i reparti di separatisti, inclusi quelli mobilitati, in quanto si teme un ritorno in forza ucraino e molti reparti vogliono tornare nelle zone di provenienza per stare vicino alle famiglie. 

DUE ALTRI MLRS TEDESCHI PER KIEV Berlino, insieme a 50 veicoli blindati MLRS, ha deciso di fornire altri due sistemi lanciarazzi campali MARS, vale a dire MLRS modernizzati. Queste armi si stanno rivelando estremamente efficaci, tanto da giocare un ruolo strategico, in particolare nel distruggere bersagli in profondità e installazione chiavi, come i ponti.

- I RUSSI IN DIFFICOLTA' Il proseguo dell'avanzata ucraina, ora anche nell'oblast di Lughansk, indica un profondo problema nell'apparato militare russo. I russi hanno dovuto addirittura richiamare sistemi missilistici antiaerei S-300 dall'area di San Pietroburgo e dalla Siria, per utilizzarli come missili balistici, dato che hanno quasi finito le scorte di missili da crociera, incluse quelle sulle unità navali. Ovviamente la resa contro bersagli terrestri dei due tipi di armi non è neppure paragobabile. Ma ci sono grossi problemi per la logistica e il comando e controllo. Più in generale il morale delle truppe sta subendo un colasso che l'inverno non potrà che aggravare, dato le ulteriori difficoltà e il prolungarsi dello scontro così come il crescere delle perdite. Una conferma delle difficoltà russe è il fatto che il Gruppo Wagner sta reclutando anche nei penitenziari e non si preoccupa di farlo sapere, mettendo in rete filmati eloquenti. L'Aeronautica russa opera solo fino alla linea del fronte e quella di Kiev è ancora in azione, con 10/30 sortite offensive al giorno.

Bisogna dire che i russi stanno spingendo ancora in alcune zone del Donbas, e hanno guadagnato 1/2 km su alcuni tratti di fronte a costo però di gravi perdite.

La situazione è tale che le autoproclamate repubbliche secessioniste di Fonetsk e Lughansk pensano di fare il referendum per l'annessione alla Russia e  godere dei vantaggi di una simile mossa. Il problema è che gli ucraini sono a pochissimi chilometri da Donetsk e controllano ancora molto dell'Oblast mentre le forze di Kiev sono entrate in quello di Lugansk. Sarebbe un referendum disperato e senza conseguenze pratiche visto le condzioni in cui si svolge. Perfino quello della Crimea del 2014 non è mai stato riconosciuto da molti paesi.

- PONTI A NOVA KAKHOVKA I russi hanno lanciato due ponti sopra il canale della chiusa di Nova Khakhovka, per sostituire quello originale, distrutto dai missili di Kiev. I due elementi da ponte (uno probabilmente lanciato da un carro gettaponte MTU-90) sono stati posizionati a metà circa della chiusa. Resta da vedere per quanto tempo rimaranno operativi in quanto sono obbiettivi primari per i missili di precisione ucraini.


 

- CARRI T-55 S PER L'UCRAINA La Slovenia ha deciso di cedere all'Ucraina 28 dei suoi carri T-55 S. Si tratta di mezzi con nuovo propulsore occidentale, cannone M-68 da 105/51 mm in luogo del 100 mm originale, nuova direzione di tiro e protezione migliorata oltre (fattore importante), una scorta d colpi da 105 mm perforanti israeliani. A Kiev attendono M-1 ABRAMS o LEOPARD 2 ma per ora dovranno accontentarsi di questi mezzi anche se si ricorrono voci circa nuove forniture di MBT moderni. Secondo fonti attendibili, i carristi di Kiev e i meccanici si starebbero già addestrando per questi nuovi e complessi carri.

 

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