venerdì 4 marzo 2022

 Speciale Guerra in Europa


AGGIORNAMENTO 5 MARZO


Dopo un rallentamento dovuto all'impegno legato all'ENFORCETAC di Norimberaga e soprattutto alla chiusura del numero di marzo di Raids, che ha un grosso speciale sulla'attacco all'Ucraina aggiornatissimo, riprendiamo il flusso intenso delle informazioni.

- Ore 08.00 Le forze ucraine il 4 hanno ripreso il pieno controllo dell'aeroporto di Kolbakino a Nikolaiev, la città a 70 km dal mare, sul fiume Bug, dove si trova un grade cantiere navale che un tempo realizzava le portaerei sovietiche. Si è trattato di una puntata di mezzi russi che provenivano da Kerson. Le truppe di Putin hanno subito perdite consistenti, dell'ordine dei 6/7.000 militari secondo stime realistiche. Troppe per essere sostenute a lungo anche per Mosca.

- 11.00 Arrivano altri droni, Un grande aereo da trasporto A.124 ucraino è appena atterrato in Polonia con a bordo molti droni armati TB-2, già in forza a Kiev, con al seguito relativo armamento di lancio. Questi velivoli possono dirigere il tiro, per esempio di lanciarazzi a lunga gittate e colpire direttamente i bersagli.

- 11.00 A RAIDS, in contatto con fonti locali attendbili, Mariupol risulta sotto attacco ma non ancora del tutto accerchiata. Resta aperta la strada per il nord, difesa in modo accanito dai reparti ucraini che organizzano imboscate e martellano la logista nemica.

-11.05 La resistenza ucraina inizia a funzionare e infligge perdite crescenti. Quello che gli osservatori non hanno compreso è che, stante anche le forze coinvolte e l'immensità del territorio, molte puntate russe sono sostanzialmente isolate e hanno problemi di rifornimenti.

Città come Kiev e Kharkiv resistono in modo eroico nonostante che, soprattutto su alcune, si sia abbattuto un diluvio di colpi, incluso lanciarazzi da 300 mm con munizionamento con sub-munizioni (vietato dalle vigenti convenzioni). Emblematico è il caso di un sistema missilistitco antiaereo THOR, abbandonato da una colonna russa per un guasto, a Bachmach circa 120 km a nord-est di Kiev, che i contadini ucraini hanno rimorchiato con un grosso trattore in un nascondiglio per poi passarlo ai propri reparti. 

Causa le forti perdite subite nel tentativo di conquistare di slancio Kharkiv, le forze di Putin si sono dovute allontanare dalla città che però bombardano in modo indiscriminato. Fortissima anche la resistenza a Sumy e Chernihiv, importanti città di confine che, nonostante gli attacchi, reggono all'offensiva russa. 

Sembra che l'offensiva di Mosca sia stata bloccata in quasi tutti i punti. La situazione resta problematica a sud, dove l'orografia certo non aiuta i difensori ma le puntate meccanizzate e corazzate russe sono molto esposte. L'invasore inizia a comprendere cosa significa essere colpito nelle linee di rifornimento, sempre più lunghe.

Più volte si è parlato di uno sbarco ad Odessa ma per ora non è avvenuto niente di tutto questo nonostante la superiorità aerea e navale dei russi. Le operazioni navali anfibie sono attività complesse e delicate.

L'unica fregata ucraina in servizio si è autoaffondata in porto ad Odessa dopo aver subito forti danni da un attacco di missili russi. Una decisione strana visto che con il suo armamento poteva contribuire alla difesa di Odessa.

- ARRIVANO I VOLONTARI STRANIERI

Ci sono addirittura 400 svedesi e perfino 70 giapponesi /due già alla Legione Straniera francese) fra i volontari che stanno affluendo in Ucraina per fronteggiare l'aggressione di Putin. Questi volontari si aggiungono ai tanti ucraini, anche di seconda e terza generazione, che stanno affluendo da tutto il mondo, in particolare da paesi come la Germania, la Francia, il Canada, il Regno Unito, gli Stati Uniti, fino all'Australia. Una massa di persone che possono dare un contributo significativo, sia dal punto di vista psicologico che pratico in quanto alcuni di loro sono esperti di sistemi d'armi occidentali che stanno giungendo.

- 18.00 Due E-3 SENTRY sono in volo contemporaneamente sulla Polonia orientale, nei pressi del confine.

- Un Sukhoi Su.25 russo è stato abbattuto su Ochakiv, sulla costa del Mar Nero. Le forze di Kiev hanno ottenuto alcuni successi contro aerei ed elicotteri russi anche se non tutti quelli reclamati sono confermati in modo evidente.

- A metà giornata contrattacco delle forze ucraine nell'area di Kiev, una delle più minacciate, vista la vicinanza alla frontiera con la Russia. I difensori stanno respingendo le forze russe in difficoltà, a corto anche di rifornimenti e piuttosto stanche dopo 10 giorni di intensi combattimenti.

-Secondo alcune fonti la Polonia sarebbe disposta a cedere alcuni aerei di epoca sovietica all'Ucraina.

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