giovedì 10 marzo 2022

Spciale Guerra in Europa


AGGIORNAMENTI 10 MARZO (15° giorno)


- FALCE, MARTELLO E BANDIERA ROSSA Alcuni dei mezzi russi innalzano orgogliosamente bandiere rosse con falce, martello e una piccola stella, le stesse bandiere dell'Armata Rossa (sciolta nel 1946 per la verità), quelle bandiere che in molti paesi richiamano alla mente decenni di dittatura comunista, con annessi e connessi. Si tratta di un tentativo di riprendere certi temi della propaganda comunista, oggi fatti propri da Putin, che parla di "denazificazione" dell'Ucraina. Temi che probabilmente provocano l'effetto opposto fra la gente dell'Ucraina e non solo dell'Ucraina.

-L'OSPEDALE PEDIATRICO DISTRUTTO? PER MOSCA E' SOLO UNA"FAKE NEWS". Per Mosca la distruzione dell'ospedale pediatrico di Mariupol (per ora il bilancio è di 3 vittime, fra cui un bambino, e numerosi feriti) è solo una "fake news". Si vede che sono proprio alla disperazione con le scuse perché si è visto tutti che razza di "obiettivo" era l'ospedale. Al Cremlino si pratica ancora la vecchia e grezza propaganda sovietica. Intanto l'episodio sta provocando ulteriore indignazione nel mondo.

- ADDIRITTURA VERSO IL TRANSNISTRO Una colonna corazzata russa si sta dirigendo da Nikolaiev addirittura verso la frontiera con la Moldavia, esattamente verso la Transnistro, la regione della Moldavia occupata dal 1990 dai russi. La colonna, come altre, è molto esposta ai contrattacchi e rischia di essere tagliata fuori. 

- COLONNE A OCCIDENTE DEL DNIPRO Una mezza dozzina di colonne russe operano a occidente del fiume Dnipro, spingendosi anche a nord di Nikolaiev, difesa dalle forze di Kiev. Probabilmente cercano di diffondere il panico in profondità ma sono molto esposte anche se appoggiate dall'aria. Le perdite russe continuano a crescere, sia in uomini che in mezzi, velivoli inclusi.

- I reparti ucraini hanno respinto più a occidente le forze dell'invasore subito a nord della martoriata zona di Irpin, ancora nelle loro mani.

- PROFUGHI IN FUGA Una massa di profughi sta lasciando Kiev, con mezzi propri e in treno. In questo modo si semplifica la logistica ucraina, difficilissima da gestire in questi momenti. La popolazione, secondo stime attendibili, dovrebbe essersi ridotta della metà e scenderà ancora.

Intanto la città si è riempita di fortificazioni e, nonostante qualcuno lo ripeta da giorni, non è accerchiata e i reparti russi sembrano in difficoltà.

Nessun commento:

Posta un commento