venerdì 30 novembre 2018

IL CONFRONTO FRA RUSSIA E UCRAINA


Mentre i 24 marinai ucraini sono stati trasferiti dalla Crimea occupata dai russi a Mosca e il presidente Tramp ha deciso di non incontrare Putin in Argentina, proprio per i fatti del 25 novembre, la tensione rimane alta fra i due paesi.
La Chiesa ortodossa ucraina ha deciso di staccarsi da quella di Mosca, un durissimo colpo per quest'ultima, che perde vari milioni di fedeli. La chiesa ortodossa russa si oggi arrivata al punto di "benedire" lo schieramento dei missili S-400 nella Crimea occupata, il che la dice lunga sul ruolo giocato dal clero in certe vicende.
Kiev ha deciso di bloccare per 30 giorni l'accesso alle zone dove vige lo stato d'emergenza ai maschi russi fra i 16 e i 60 anni, in quanto teme l'infiltrazione di sabotatori, come avvenne all'epoca della occupazione della Crimea e di parte del Donbas; tecnica in cui il GRU è particolarmente esperto fino dai tempi dell'Unione Sovietica (Praga 1968, Kabul 1979 ecc.). In prospettiva vi potrebbe essere anche la rottura delle relazioni diplomatiche.
Intanto corre voce che Kiev stia per ricevere vari equipaggiamenti, incluso i primi velivoli F-16 che, ovviamente, non potrebbero essere subito operativi, per rinnovare la propria linea di volo e fronteggiare meglio i velivoli di Mosca. Questa ha messo in giro la storia che nel Donbas occupato sia stato possibile rimettere in condizioni di volo dei velivoli recuperati dai musei. Questo allo scopo di attribuire ai separatisti del Donbas eventuali azione aeree contro le forze di Kiev condotte da velivoli privi d'insegne che già sono stati notati sugli aeroporti russi.
Mosca ha iniziato anche a parlare del "rischio di guerra civile in Ucraina", una definizione che vorrebbe coprire sue future operazioni militari anche di tipo non convenzionale. 

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