giovedì 3 agosto 2023

 Speciale Guerra in Ucraina


 AGGIORNAMENTI 4 AGOSTO

 

- 1961 DRONI SHAED LANCIATI La Russia ha lanciato fino ad oggi qualcosa come 1961 droni esplosivi SHAED di poduzione iraniana. La maggior parte sono stati intercettati ma i danni causati, specialmente alle strutture civili, sono stati notevoli. 

 

- DRONI UCRAINI SULLA CRIMEA Nella notte si sono registrati attacchi con droni in varie località della Crimea occupata, con l'intervento della contraerea. Ancora non si hanno notizie circa l'esito delle azioni. 

 

- DANNEGGIATA GRAVEMENTE UNA NAVE DA SBARCO Un filmato mostra una nave da sbarco russa classe "Rapucha" mentre viene rimorchiata all'interno del porto di Novorossiysk evidentemente piegata su di un fianco di circa 40°. Si può ipotizzare che sia stata colpita da un mezzo navale teleguidato, già utilizzati con successo varie volte  dagli ucraini. I danni sembrano piuttosto gravi, con il mare quasi all'altezza del ponte principale. La ripresa è controsole e non consente altre valutazioni. Comunque si tratta di un altro grave colpo per la Marina russa che lascia ipotizzare anche la possibilità che vengano colpiti anche i traffici di Mosca nel Mar Nero.  

L'unità colpita risulta essere la OLENEGORSKY GORNYAK, una nave da sbarco lunga 112 metri e con un dislocamento di 4.080 tonnellate. Essendo vecchia di quasi 50 anni, i danni riportanti potrebbero rendere antieconomico i vasti lavori di ripristino necessari.


 

- Breaking News

LA NATO SCORTA I MERCANTILI DEL GRANO

Un articolato dispositivo aeronavale sta proteggendo i mercantili che trasporteranno i cereali in partenza dall'Ucraina. Il primo giorno sono intervenuti velivoli da caccia statunitensi, italiani e romeni ma anche un E-3 SENTRY, un grande drone RQ.4 ma anche un velivolo P-8 POSEIDON specializzato per la caccia ai sommergibili (quelli russi sono controllati continuamente). Probabilmente i mercantili si sposteranno rimanendo all'interno delle acque territoriali di Romania e Bulgaria per cui un eventuale attacco avrebbe pesantissime ripercussioni internazionali. Si sta studiando anche l'ipotesi di scorte navali.

Intanto l'attacco ucraino alla nave da sbarco russa ha dimostrato che la Marina ucraina può agire anche nel Mar Nero orientale, un grosso problema per i russi.  

 - FILMATO DELL'ATTACCO ALLA NAVE DA SBARCO In rete è già disponibile il fimato dell'attacco di un barchino esplosivo guidato via satellite che la scorsa notte ha colpito una nave da sbarco russa. Si vede chiaramente che il mezzo impatta a metà nave, sapendo che qui si trova l'apparato propulsivo. I danni sono sicuramente ingenti e riguardano anche l'opera viva visto l'acqua imbarcata. Prima dell'attacco non vi è stata nessuna reazione difensiva.

Alcune fonti russe, e i loro "ripetitori" all'estero, hanno tentato di smentire l'accaduto, quasi ancora ci si trovasse chissà in quale remoto passato. Altri si limitano a tacere ma il colpo è stato molto duro anche perché la disponibilità di unità anfibie si è drasticamente ridotta dopo i colpi subiti in questo conflitto. L'unità russa rischia di affondare nonostante si stata portata in porto.

- LA BULGARIA CEDERA 100 APC La Bulgaria cederà circa 100 veicoli da combattimento all'Ucraina, prelevandoli dalle scorte del Ministero degli Interni. Dovrebbe trattarsi in maggioranza di mezzi 8x8 di concezione sovietica. Il Parlamento ha preso questa decisione con 148 voti a favore e 52 contrari. Ricordiamo che Sofia ha sempre avuto forti legami con la Russia ma ora si capisce la minaccia rappresentata dal regime di Putin per l'Europa.

 - FRONTE STABILE MA SEGNI D'AVANZAMENTO Non ci sono grossi cambiamenti sul fronte ma dobbiamo notare che gli ucraini sono giunti ad una quidicina di chilometri dal nodo strategico di Tokmak per cui non è vero che non stanno ottenendo risultati e, anzi, hanno aperto una breccia nella prima di tre linee difensive allestite dai russi. E' che di fronte hanno uno schieramento forte e non vogliono subire perdite alte, attendendo anche l'arrivo di nuovi equipaggiamenti.

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