sabato 14 aprile 2018

ULTERIORI INFORMAZIONI CIRCA L'ATTACCO IN SIRIA

ULTERIORI INFORMAZIONI CIRCA L'ATTACCO IN SIRIA


I tre bersagli colpiti in Siria sono stati:
- Il centro di ricerca per la guerra chimica e battereologica di Barzah alla periferia di Damasco.
- Il deposito di armi chimiche di Im Shinshar, a occidente di Homs, con annesso comando Hetzbollah (ma questo "particolare" è omesso nei comunicati ufficiali)..
- Un bunker per armi chimiche sempre nell'area di Im Sinshar

Sono stati lanciati 105 missili, rimanendo al di fuori dello spazio aereo siriano ma a portata di tiro di alcune batterie di missili S-400 russe che però non sono intervenute.

Due bombardieri B-1 B LANCER hanno lanciato 19 missili AGM-158 JASSM-ER (testata da 450 kg, raggio operativo di 1.000 km) al loro debutto operativo, dopo che sono divenuti operativi nel 2014. I bombardieri erano scortati da velivoli da guerra elettronica EA-6 B della Marina. Non risultano impiegati i caccia F-22 RAPTOR ma erano pronti ed in volo altri assetti aerei, pronti ad intervenire, per esempio per azioni SEAD contro la contraerea nemica.

Dal mare sono intervenute tre unità dell'US Navy
- L'incrociatore MONTEREY, in navigazione in Mar Rosso, ha lanciato 30 missili TOMAHAWK.
- Il caccia LABOON ha lanciato, sempre dal Mar Rosso, sette missili da crociera.
- Dal Golfo Arabo settentrionale il caccia HIGGINS ha lanciato altri 23 missili.- Il sottomarino JOHN WARNER (classe "Virginia")ha lanciato, in immersione, altri sei missili da crociera; primo impiego a fuoco di questa classe di battelli.


Per quanto riguarda le forze alleate, la fregata francese LINGUEDOC (classe FREMM) ha lanciato tre missili SCALP NAVAL mentre  non si hanno ancora notizie circa le armi utilizzati dai 4 MIRAGE 2000 scortati da altrettanti RAFALE. La RAF ha utilizzato TORNADO e TYPHOON decollati dalla base di Akrotiri a Cipro, i primi armati con missili SOTMING SHADOW.
Ovviamente tutte queste armi hanno dovuto sovente sorvolare altri paesi sulla loro rotta d'avvicinamento, in pratica Arabia Saudita, Giordania e Iraq.

L'azione è stata molto circoscritta, in quanto non ha riguardato i centri di potere i i comandi siriani. I missili sono andati tutti a destinazione, nonostante i roboanti annunci da parte di Damasco e Mosca. I tre bersagli attaccati hanno subito danni estesi che saranno resi visibili nelle prossime ore.

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