domenica 14 maggio 2023

Speciale Guerra in Ucraina


 AGGIORNAMENTI  15 MAGGIO

 

- NUOVI AIUTI ANCHE DALLA FRANCIA La Francia invierà ulteriori aiuti militari in Ucraina. Dell'elenco fanno parte un ulteriore lotto di blindo pesanti 6x6 AMX-10 RC con pezzo da 105 mm e relative munizioni e altri mezzi blindati.

- SULL'AMMONTARE DEGLI AIUTI ITALIANI Qualcuno oggi scrive che l'Italia ha concesso "17 miliardi di aiuti militari all'Ucraina", sottolineando lo sforzo economico in questo difficile periodo.

Vediamo di essere chiari. Circa 17 miliardi di aiuti sono stati forniti dalla Germania e non ci sembra che gli equipaggiamenti forniti da Berlino siano paragonabili a quelli inviati da Roma, sicuramente molto inferiori. Per valutare la spesa effettiva, bisogna tener presente che i mezzi militari sono ceduti a prezzo iniziale nominale, lo stesso con cui sono mantenuti in carico. Quanto vale un semovente M-109 L preso da un deposito all'aperto? Anche molto poco. Avevamo provato a vendere questi semoventi al Pakistan ma l'operazione era stata bloccata dagli Stati Uniti che detengono la proprietà del progetto iniziale. Ancora qualche anno e si sarebbe dovuto rottamarli tutti a 15-20.000 euro a veicolo! In ogni caso il valore  degli aiuti italiani dovrebbe essere intorno ai 450 milioni, sempre con le considderazioni fatte in precedenza.

Le armi non sono equipaggimenti facili da vendere, specialmente se non si vuole farli arrivare a qualche dittatore o a paesi che possono aggredire i vicini. Per le forniture di altre componenti dipende. I colpi da 155 mm presi dai depositi andranno sostituiti con colpi di nuova produzione, per esempio, e lo stesso discorso vale per la batteria di SAMP-T che verrà fornita in collaborazione con la Francia ma a 17 miliardi  non si arriva assolutamente, anzi, fonti ben informate ci segnalano che siamo ben lontani da questa cifra e di fondi l'Italia ne ha dovuti spendere molti, molti di meno, almeno per ora. Ma siccome sul prezzo delle armi sono pochi coloro che ne capiscono qualcosa, si dicono cifre a casaccio, giusto per titolare un pezzo. Pensate che fino ad un anno fa spendevamo per smaltire (noi come altri paesi Europei) non pochi denari per smontare i vecchi colpi in un sito ad Anagni.

Piuttosto bisognerà vedere e studiare cosa fornire in futuro, in collaborazione con i paesi alleati che sono una cinquantina anche se il loro PIL è vario. Intanto servono pezzi di ricambio perché armi veicoli e altro si logorano. Per esempio si logorano le canne dei pezzi. Servono munizioni (tante) e servono nuovi mezzi ed equipaggiamenti. Si parla della fornitura complessiva di 60 M-109 L (inclusi quelli già inviati all'estero) da rimettere in condizioni operative all'estero (processo non brevissimo). Oltre che a ricambi, munizioni e via proseguendo servono altri mezzi pesanti e l'occhio cade subito sulle CENTAURO 1 che sono in fase di sostituzione con le CENTAURO 2. Non sono MBT ma farebbero comodo, utilizzando lo stesso munizionamento di LEOPARD 1 e T.55 S, quest'ultimi mezzi sloveni moderrnizzati da Israele a suo tempo. 

A dirla tutta, altri paesi, con un PIL più piccolo dell'Italia, hanno fornito di più in percentuale. Quali? Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceka, Slovacchia, Croazia solo per citare quelli che ci vengono in mente. Bisogna anche dire che ovviamente è diversa anche la sensibilità politica e delle relative opionioni pubbliche. Ma aiutare un paese aggredito serve anche perché chi avesse idee simili ci pensi bene prima di lanciarsi in certe folli avventure. La Russia con la sua mossa (iniziata nel 2014 quando tanti hanno fatto finta di niente!) ha sconvolto equilibri profondi cercando d'imporre il suo volere. E' bene che si sappia che simili scelte hanno conseguenze. Del resto abbiamo investito grosse cifre per le missioni di pace (con tanto di appoggio ONU), non sempre finite con successo. Ma è una missione di pace anche l'attuale perché punta a respingere un'aggressione (conclamata checché farnetichi qualcuno o sia sostenuto da chi ha interessi diretti nell'affermarlo) e a tornare ai confini originali, sanciti da trattati firmati anche dai russi, come quello di Budapest del 1994.

- AIUTI INGLESI Zelensky ha visitato anche il Regno Unito, incontrontrato il primo ministro e anche qui avuto forti assicurazioni circa il supporto militare futuro, in vista delle controffensive programmate. Londra sostiene in modo particolarmente attiva la resistenza ucraina.

- UCCISI 4 COLONELLI Domenica sono stati uccisi 4 colonnelli russi, fra cui un comandante di brigata. Sembra che siano rimasti uccisi da colpi di missili che hanno raggiunto i loro posti comando.

- FUOCO AMICO SU AEREI  Vi sono vari elementi che indicano che i 4 velivoli (2 aerei e 2 elicotteri) persi in 10 minuti domenica dai russi in territorio russo, siano stati colpiti da missili russi in un clamoroso caso di fuoco amico. Uno degli elicotteri trasportava equipaggiamenti da guerra elettronica, un asseto molto importante.

- GLI UCRAINI AVANZANO Le forze ucraine hanno ripreso terreno sia a nord che a sud di Bakhmut, Non grandi avanzate, 2-3 chilometri ma il fatto indica problemi fra i reparti russi. Solo nella città distrutta i reparti russi sono avanzati in un punto di meno di 100 metri e con grosse perdite. 

 

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