sabato 14 maggio 2022

 

 Speciale Guerra in Ucraina

 

AGGIORNAMENTI 13 MAGGIO ( 79° giorno)

  • Il presidente ucraino Zelensky annuncia che con i sei  riconquistati oggi dall'esercito ucraino sale a 1.015 il totale degli insediamenti tornati sotto il controllo di Kiev dall'inizio dell'invasione russa. Inizialmente si trattava principalmente di città e villaggi nella zona di Kiev, ma nell'ultima settimana la controffensiva ucraina ha permesso di riprendere il controllo di buona parte delle zone già sotto il controllo russo a nord di Kharkiv.
  • In una paradossale inversione dei ruoli le truppe russe hanno inziato a distruggere ponti per rallentare la controffensiva ucraina nella regione di Kharkiv. Da più di una settimana ormai l'esercito di Kiev ha iniziato un deciso attacco per respingere le forze di Mosca verso il confine con la Russia. La strategia, già utilizzata nelle prime settimane di guerra dagli ucraini per interrompere l'avanzata russa su Kiev, viene ora impiegata dai russi. Per il momento sono stati segnalati tre ponti demoliti, tutti sul fiume Severniji Donets, nei pressi del villaggio di Staryi Saltiv, a circa 15 km dal confine russo.
  • I servizi segreti britannici hanno smentito la notizia secondo cui nelle scorse ore le truppe russe abbiano attraversato il fiume Severniji Donets. Le forze ucraine avrebbero quindi ancora il controllo della cittadina di Lyman, fondamentale snodo a nord est di Kramatorsk. L'esercito russo sarebbe però entrato in pieno controllo di Rubizne.
  •  Sale la tensione tra Russia e Finlandia. Dopo l'annuncio del paese scandinavo di voler entrare nella NATO, insieme al vicino svedese, da Mosca sono giunte più volte minacce dirette ad Helsinki e Stoccolma, le quali però non sembrano aver avuto il minimo successo nell'interrrompere il processo di affiliazione all'Alleanza Atlantica. Dal Cremlino si è quindi deciso di passare dalle parole ai fatti sospendendo le prime forniture di energia elettrica alla Finlandia.
  • Continua la battaglia per il controllo dell'isola dei Serpenti, fondamentale strategicamente per il controllo delle rotte marittime nel mar Nero. Si tratta di uno dei primi obbiettivi attaccati dai russi, ma, a quasi tre mesi dall'inizio delle ostilità, non ne hanno ancora ottenuto il pieno controllo ed anzi l'operazione si è rivelata molto costosa dal punto di vista di mezzi e uomini persi dai russi. Le più recenti immagini satellitari mostrano un mezzo da sbarco russo affondato a pochi metri dalla costa dell'isola.

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