sabato 16 febbraio 2019

LE ATTIVITA' "COVER" IN LIBIA
 
 
Molti paesi conducono attività segrete in Libia. Le forze nazionaliste che fanno parte alla maggior parte del Parlamento, hanno ricevuto in rinforzo armi e veicoli, sia normali veicoli civili a trazione integrale che mezzi blindai, in particolare quelli del Gruppo Street, che ha fabbriche negli Emirati.. Alcune delle armi, come certi missili anticarro, sono stati acquistati in Russia. Con questi rifornimenti è stata lanciata la recente offensiva nel Fezzan.
Sull'altro fronte stanno arrivando rifornimenti via aerea, in quanto si teme, come già accaduto, che i carichi siano sequestrati in mare, dato che le acque antistanti Tripoli vedono la presenza di molte unità navali e continue ricognizioni. Il problema è che i velivoli possono trasportare carichi relativamente limitati anche perché i velivoli russi non vogliono atterrare a Tripoli.
Dei carichi giungono anche in aereo dal Sudan ma ora il flusso è bloccato dato che si temono azioni dei velivoli da caccia di Haftar.
I francesi hanno delle forze speciali in Cirenaica, che si occupano di addestramento e di attività complesse, come l'intercettazione radio e telefonica, attività che svolgono altri, inclusa l'Italia.
Gli Stati Uniti sorvegliano il paese e, utilizzando varie basi, danno la caccia ai terroristi, colpiti poi dai teleguidati, in una sorte di guerra parallela che si svolge dalla regione di Tripoli fino al deserto profondo.. Sono stati loro ad individuare le colonne di miliziani ciadiani (mercenari) in fuga dal Fezzan e poi intercettate quando sono entrati in Ciad. 
L'Egitto ha inviato tecnici per mantenere operativi certi tipi di velivoli, con al seguito pezzi di ricambio per mantenere operativi i velivoli che partecipano all'Operazione Dignità.

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