lunedì 10 ottobre 2022

Speciale Guerra in Ucraina

 

SULL'ESPLOSIONE A KERCH

 

In merito all'esplosione sul ponte di Kerch, emergono molti dubbi, confermatici anche da alcuni professionisti. Le ipotesi sono molteplici ma avere soluzioni solo con i video è come stabilire se un diamante è naturale o artificiale guardandolo in televisione. A volte è difficile avendoli in mano e con strumenti ottici, figuriamoci al video. 

Alcune osservazioni si possono fare anche se saranno approfondite sul prossimo numero di RAIDS.

Tanto per cominciare l'esplosione è avvenuta sul ponte e non sotto. O era esplosivo contenuto sul camion che si vede nei vari filmati o si è trattato di un missile che lo ha colto in pieno. Siccome l'esplosione è avvenuta all'inizio della salita verso la parte alta, nell'ipotesi camion pieno di esplosivo si può ipotizzare un telecomando o un detonatore collegato ad un inclinometro, tipo quelli che si utilizzano su certe macchine operatrici. Si nota anche un bagliore in aria prima dell'esplosione, che potrebbe far pensare ad un missile balistico ma è solo una ipotesi da approfondire anche perché qualche pezzettino del missile dovrebbe saltar fuori cercando bene.

Mosca dà la colpa ai servizi segreti ucraini ma se Kiev è in grado di organizzare azioni di questo tipo, ci domandiamo se i servizi di sicurezza russi siano già andati nel loro letargo invernale. Fossimo in Putin a questo punto non usciremmo più dal bunker del Cremlino perché un camion simile potrebbe attendermi intorno alle vie d'accesso e non ci sarebbe riparo anche all'interno di una macchina ben blindata come la sua.

Andando sul posto, magari potremmo trovare segni indicativi di una testata bellica nel cemento o sull'asfalto. Chiederemmo al gestore del trasporto se il suo carico in teoria doveva essere di tettarelle antisinghiozzo o esplosivi, incluso fertilizzanti come il nitrato di ammonio. Chiederemmo da dove era partito e dove andava, tutte cose che a Mosca nessuno si chiede. Sulle strade ucraine (ma sicuramente anche russe), per esempio, s'incontrano tanti camion civili, ma la certezza è che non tutti trasportino tettarelle anche se l'impressione indica che certi trasporti siano fatti la notte. Dove era poi diretto il camion? Insomma fare un'indagine, ricordando quando bombe in anonimi condomini a Mosca, fornirono lo spunto per la Seconda Guerra Russo Cecena, un episodio mai chiarito.

L'esplosivo probabilmente aveva una componente incendiaria, come si nota nel video, probabilmente a base di polvere di alluminio, con effetto scheggia perché ha bucato lo spesso contenitore di una cisterna ferroviaria nell'adiacente ponte ferroviario, comunque non vicinissimo, perché i vagoni non si sono rovesciati.

Qualcuno ricorderà l'ex corazzata italiana GIULIO CESARE, ceduta all'IRSS e saltata in aria a Sebastopoli nel 1956. Perfino qualche incursore del GOI ci ha chiesto un parere ma ancora oggi in Russia si scrive di un'azione dei mezzi d'assalto italiani, addirittura con Birindelli, Durand de La Penne e altre Medaglie d'Oro! Probabilmente si trattò di una mina tedesca, sfuggita alla bonifica, per cui si tentò di accreditare un'ipotesi meno compromettente per il regime.

In sotanza, questo episodio lascia tanti dubbi a cui Mosca non da spiegazioni.

 

 

Nessun commento:

Posta un commento