domenica 2 ottobre 2022

 Speciale Guerra in Ucraina

 

IL PENDOLO HA CAMBIATO VERSO

 

Il pendolo delle operazioni ha cambiato direzione nella Guerra in Ucraina. I russi sono da alcune settimane sulla difensiva, salvo che nel Donbas (ma con scarsissimi risultati) mentre su due dei rimanenti tre fronti, Kiev è all'offensva. Nell'oblast di Kharkiv con ottimi risultati, dato che quasi tutta la regione è stata liberata e ci si prepara ad investire la parte settentrionale dell'oblast di Lughansk, con balzi non azzardati ma rapidi. Ora gli ucraini tagliano intere  fette di territorio alla testa di ponte russa nelle sterminate pianure della riva destra della parte finale del Dnipro. Il settore è da settimane sotto assedio grazie ai colpi inflitti alla logistica russa che deve attraversare il grande fiume. La difesa è però basata su circa 30.000 militari, pochi anche se i mezzi corazzati e meccanizzati la fanno da padrone in questo immenso tavoliere, presto alle prese con tanto fango.  

IL pendolo delle operazioni militari ha cambiato verso e ora, sempre forti dell'appoggio dell'intelligence occidentale (connesso tramite il Gruppo GRAY WOLF di base in Germania, almeno questo il nome fatto trapelare) decidono dove lanciare le loro offensive, avendo il vantaggio di sapere cosa si sta per attaccare; vantaggio congruo che sta dando risultati strategici.

Gli ucraini sembrano in grado di gestire il campo di battaglia mentre i comandi russi sono in crisi nera, nonostante la mobilitazione parziale che forse, a ben vedere, potrebbe essere stata la mossa sbagliata, gettando nel panico la popolazione. L'importante è che l'afflusso di rifornimenti occidentali prosegua facendo capire al mondo (Pechino inclusa!) le conseguenze di certi gesti. Successe nel 1990/91 in Kuwait, accade oggi in Ucraina anche se in forma diversa. 

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