giovedì 1 dicembre 2022

Speciale Guerra in Ucraina

  

AGGIORNAMENTI   2 DICEMBRE (283° giorno)

 

- MISSILI CIVETTA Si è scoperto che nelle ondate di missili da crociera lanciati dai russi, alcune delle prime armi sono in realtà ordigni da esercitazione, con carica in cemento. In questo modo i russi sperano che alcune delle armi antiaeree ucraine vengano "sprecate" contro questi ordigni, saturando le difese e non avendo missili difensivi pronti quando arrivano le armi con la reale carica bellica.

- SEGNALI DI RITIRO RUSSI? Dalla zona di Zaporizhzhia occupate dai russi, giungono segnali che potrebbero indicare un possibile ritiro delle forze d'occupazione. Vogliamo essere prudenti ma anche a livello di amministrazione i russi stanno facendo dei passi che potrebbero indicare la possibilità di un ritiro. Invece la pressione è sempre alta sul fronte del Donbas, dove Mosca tenta ancora di avanzare, nonostante mesi di fallimenti e perdite alte anche fra le file dei combattenti della P.M.C. WAGNER. Le unità che si sono ritirate attraverso il Dnipro, sono risultate logorate da mesi di duro impiego e il morale è basso, un problema non da poco in vista di una dura campagna invernale. Le reclute che combattono con i russi e provengono dal Donbas, sono quelle messe peggio in quanto vengono da molti anni di conflitto, a intensità variabile e hanno equipaggiamento inferiore. Alcune unità erano finite addirittura oltre il Dnipro a combattere e alcune sono state sostituite in linea perché davano evidenti segni di cedimento. Perfino l'effetto dei 350.000 riservisti richiamati non è stato quello sperato anche perché non solo non sono entusiasti del loro nuovo impegno ma hanno dovuto affrontare vari problemi essendo l'organizzazione del settore con evidenti limiti, mancando gli equipaggiamenti e gli ufficiali. 

- UCRAINA: BIDEN DI CONCERNO CON L'EUROPA I rapporti con la Russia (e prima con l'URSS), le amministrazioni statunitensi le hanno sempre trattati direttamente. Ora Biden ha annunciato che la soluzione per l'invasione dell'Ucraina e il relativo conflitto, saranno trovate di concerno con l'Europa, visto l'interesse diretto e la situazione geopolitica. La cosa è importante e ora l'Europa deve far vedere di contare più del solito, superando antiche divisioni e particolarismi. Del resto è l'Europa che fornisce, nel suo complesso, molti aiuti e paga un pesante prezzo economico per questa crisi, vista la dipendenza che esisteva con le forniture russe in fatto di energia. 

- AIUTI DALLA BULGARIA La Bulgaria ha deciso di inviare armi in Ucraina. Si tratterà di pezzi d'artiglieria e soprattutto di munizioni per artiglierie di calibro sovietico (122, 130 e 152 mm), sempre richieste da Kiev in quanto utilizzate fin dalla fase iniziale del conflitto e reperibili solo in alcuni paesi della NATO che oramai stanno esaurendo le scorte anche se qualcuno ne ha riavviato la produzione. Complessivamente dovrebbe trattarsi di carichi in grado di riempire 9 velivoli C-17, dovendoli trasferire in Polonia. Nell'occasione ricordiamo che la Finlandia schierava ancora pezzi da 122 mm con grosse scorte di munizioni. 

- ABBATTUTO UN SU.34 Una unità della Guardia di Frontiera ucraina ha abbattuto sul fronte di Bakhmut un velivolo da combattimento Sukhoi Su.34 utiizzando un missile antiaereo spalleggiabile. Si ignora la sorte del pilota, almeno per ora. 

- MITRA CARL GUSTAV PER KIEV La Svezia ha ceduto all'Ucraina un numero non precisato di pistole mitragliatrici m/45 in calibro 9x19. Si tratta d una vecchia arma, apparsa subito dopo la II G.M., utilizzata anche dalle forze speciali statunitensi, in particolare in Vietnam, e replicata anche in Egitto come PORT SAID. Si tratta di un'arma per ingaggi alle distanze minori. 

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