sabato 5 gennaio 2019

IL PRESIDENTE BOLSONARO
INVIA L'ESERCITO CONTRO IL CRIMINE 
L'appena insediato presidente del Brasile Bolsonaro ha detto ordine di dispiegare l'Esercito contro la grande criminalità, come aveva promesso durante la campagna elettorale.
In effetti il Brasile vede la presenza di grosse e ben armate organizzazioni criminali, che mettono in difficoltà le forze di polizia, mettendo in campo fucili d'assalto, mitragliatrici e razzi anticarro. 
Impiegare i militari in queste situazioni non è una novità per il Brasile, vista la situazione che vive da molti anni, ma con i governi di sinistra l'impiego si era ridotto con il risultato che le organizzazioni criminali hanno preso ulteriori spazi. 
L'impressione è che i criminali inizierà un periodo non facile e il loro contropotere subirà dei colpi molto duri. Il presidente è deciso a stroncare quelle organizzazioni che sono impegnate anche nella coltivazione e nel contrabbando di droga e pietre preziose, magari utilizzando vere e proprie flotte aeree, utilizzate anche per i traffici di armi. Per esempio, fino ad oggi si evitava di abbattere gli aerei che facevano voli clandestini mentre ora sarà seguito un altro tipo di approccio, diciamo "meno permissivo".
Intanto è ricercato il terrorista italiano Cesare Battisti, latitante da quasi quaranta anni, con pesantissime condanne sulle spalle, rimasto impunito per la complicità offerta prima dai governi francesi e poi da quelli brasiliani, Lula in primo luogo, che concesse a questo elemento asilo politico l'ultimo giorno del suo mandato. Attualmente l'ex presidente è in carcere per corruzione dato che si era fatto regalare un paio di attici vista mare dall'industria petrolifera nazionale.

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