lunedì 2 giugno 2025

 

 

 Speciale Guerra in Ucraina

 

AGGIORNAMENTI 2 GIUGNO 2025

 

 - Non è ancora chiaro il numero esatto dei velivoli russi distrutti ieri. Si hanno evidenza della distruzione di 3 Tu.95 MS e un An.12 da trasporto in fiamme su una singola base. Per altri obiettivi si vedono da lontano alte nuvole di fumo ma non si hanno informazioni più precise per ora. Sicuramente vi sono altri danni ma probabilmente bisognerà attendere i risultati delle immagini satellitari commerciali. Le forze aeree strategiche hanno sicuramente subito un duro colpo e ci saranno ripercussioni anche psicologiche. Fa veramente impressione la facilità con cui l'SBU operi all'interno della Russia, uno stato con regole rigide e forti controlli.

Di sicuro per la Russia è stato un duro colpo. Se andiamo a vedere, già subito prima dello scatenarsi dell'offensiva su larga scala del conflitto, il 24 febbraio 2022, avevamo scritto che la Russia aveva vulnerabilità di questo tipo. La situazione si è fatta critica soprattutto per i vecchissimi turboelica Tupolev Tu.95, sottoposti ad intenso logorio essendo intensamente utilizzati per lanciare missili da crociera verso l'Ucraina, tentando di risparmiare velivoli relativamente più moderni, come i Tupolev Tu-22 M3  e i pochissimi Tu-160 effettivamente in servizio.

 

- LONDRA SI RAFFORZA Il primo ministro britannico ha delineato un programma per il rafforzamento dell'apparato difensivo. Si è parlato della realizzazione addirittura di 12 nuovi sottomarini a propulsione nucleare, in collaborazione con l'Australia. Ben presente è anche la necessità di potenziale numericamente il British Army e migliorare i mezzi utilizati. Fra l'altro il British Army si è deciso ad abbandonare il vecchio pezzo rigato da 122 mm quando tutti i paesi alleati utilizzano pezzi da 120 mm lisci, probabilmente dei 120/55 mm di concezione tedesca a bordo dei CHALLENGER 3, la nuova versione del celebre carro britannico che saranno, almeno in parte, modernizzati.

Il messaggio inviato alle forze che tendessero fare certi passi dev'essere molto chiaro. Si è parlato anche del rinnovamente dell'arsenale nucleare che anche lui a questo punto ha necesità d'investimenti.


- NESSUN PROGRESSO A ISTAMBUL Come era largamente previsto, l'incontro a Istambul fra rappresentanti ucraini e russi, si è concluso con un niente di fatto, salvo la restituzione dei corpi dei caduti. A nostro avviso le posizioni restano lontanissime.

Quando qualcuno fa notare che l'Italia ha perso la possibilità di mediare avendo fornito equipaggiamenti all'Ucraina, dobbiamo rilevare come la Turchia ha inviato droni, blindati e altri equipaggiamenti eppure viene utilizzata come mediatrice. Eppure anche in Siria russi e turchi sono su fronti opposti e il presidente turco Edogan ha detto di non riconoscere l'occupazione russa della Crimea.



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