PROSEGUE IL CONFRONTO IN VENEZUELA
Sembra proprio ma partita a scacchi il confronto fra Guaidò e Maduro in Venezuela. L'unica cosa buona è che questa settimana non ci sono stati morti ma la situazione è tesissima.
Sul riconoscimento internazionale Guaidò ha vinto. Ha l'appoggio della stragrande maggioranza dei paesi dell'America del Sud e dell'Unione Europea (22 su 28, con l'unica clamorosa assenza dell'Italia). Con Maduro stanno la Russia, la Cina, l'Iran, la Corea del Nord, la Serbia, la Siria e pochi altri stati in cui la democrazia non è proprio dominante!
Le Forze Armate sembrano ancora appoggiare il regime ma specie fra gli ufficiali più giovani i dubbi si moltiplicano e proseguono le defezioni. Resta poi la milizia che potrebbe essere l'ostacolo maggiore ma in Italia siamo pratici di milizie che, alla prova dei fatti, poi si sciolgono come neve al sole, anche se era il sole del 25 luglio!
Se Maduro sapesse di poter contare su tutte le forze di sicurezza, avrebbe già agito ma sa che la rivolta serpeggia insidiosa e che molti sono pronti a cambiare la loro posizione, come qualcuno ha già fatto. Spera che resistendo possa superare la crisi ma non ha capito che questa volta non finirà come nel 2017 e che, anzi, affamando il popolo rischia veramente grosso.
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