martedì 8 gennaio 2019

RICOGNIZIONI SULLA LIBIA

 I cieli della Libia sono frequentati in modo intensivo. Intanto, molto in alto, vi sono i satelliti; statunitensi, italiani, francesi e britannici.
Poi ci sono i teleguidati, a cominciare dai REAPER e GLOBAL HAWK statunitensi, a cui si aggiungono pattugliatori dell'US Navy di base a Sigonella (P-3 ORION e P-8 POSEIDON). Inoltre a Pantelleria opera un biturbina da ascolto elettronico che sfrutta il grande hangar blindato di Nervi per non dare troppo nell'occhio, facendo voli anche sulla Tunisia
Ma, seppur al limite delle acque territoriali operano i velivoli teleguidati italiani e i nuovi ATR-72 che hanno importanti apparati anche per l'ascolto elettronico. Si ascoltano anche le telefonate dei trafficanti di uomini che, prima o poi, dovranno pagare i loro crimini.
Ma i cieli libici vedono la presenza anche di velivoli francesi e britannici (specialmente dei primi) che raccolgono dati e informazioni.
Velivoli egiziani si spingono nelle zone di confine con la Libia, dando la caccia a gruppi d'intgralisti che tentano anche di penetrare n Egitto.
Ma anche le unità navali si danno da fare, durante lunghi pattugliamenti  fuori dalle acque territoriali.

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